COSENZA. “Alcuni giorni fa l’on. Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia, aveva annunciato di essere in possesso delle sette firme per l’indizione del referendum sullo Statuto. La nostra posizione è stata chiara e cioè che il costo sostenuto dai calabresi per una consultazione del tutto legittima sarebbe stato consistente e che per queste ragioni non avremmo firmato la richiesta referendaria”. Lo si legge in una nota del coordinamento cittadino del Ncd di Cosenza: “Abbiamo anche aggiunto che, in caso di consultazione referendaria, avremmo votato no, perché dinanzi a un evento politico non ci si può sottrarre e perché, come confermato in un’intervista dal dott. Nicola Durante, il quorum non è obbligatorio e le separazioni tra potere politico e amministrativo non possono essere attuate d’impeto. A distanza di diverse settimane, l’on. Santelli ha in cassaforte queste firme, ma non dice se le presenterà o se invece le ritirerà, aderendo quindi al nostro invito dettato da ragioni economiche, Non si può pensare di brandire un’arma politica per poi tergiversare, né che i destini del Comune di Cosenza (laddove esiste un Sindaco che ha annullato tutte le altre componenti moderate) possano essere preminenti sul rispetto delle istituzioni. La Giunta Regionale ha il diritto-dovere di governare, senza lo spauracchio di azioni politiche che vanno portate fino in fondo, in un modo o in un altro. In sostanza, la Santelli deve uscire dal guado e dire a chiari lettere, oggi stesso, se intende depositare le sette firme, se il referendum si svolgerà o se è stata convinta delle ragioni del Nuovo Centrodestra sulle inopportunità di gravare la Regione di una spesa cosi forte. Solo la chiarezza può agevolare la ripresa di interlocuzioni e di rapporti. Per cui, crediamo che la coordinatrice di Forza Italia debba assumersi la irresponsabilità di dare una risposta definitiva a tutti gli attori interessati da questa azione politica. Se Santelli ha veramente le firme in suo possesso, le presenti o le ritiri. Ulteriori dilazioni – conclude l’Ncd – farebbero fare una pessima figura a un partito che noi continuiamo, comunque, a rispettare”.