VIBO VALENTIA. Il boss Pantaleone Mancuso di Limbadi , detto “Vetrinetta”, avrebbe coltivato negli anni insospettabili rapporti con esponenti della politica vibonese anche di rilievo provinciale. È quanto riferito lunedì 6 luglio in aula, dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia, dal colonnello del Ros Giovanni Sozzo che ha deposto nel processo “Black money” contro il clan Mancuso. Il teste ha spiegato che dalle indagini e dalle numerose intercettazioni ambientali e telefoniche è emerso l’interessamento del boss Mancuso per le elezioni amministrative del 2011 in tre Comuni del Vibonese: Limbadi, Joppolo e Ricadi, quest’ultimo tuttora commissariato proprio per infiltrazioni mafiose. Ad interessarsi alle elezioni ed a procacciare voti anche il genero di Mancuso che già ricopriva ruoli elettivi all’interno della Provincia di Vibo Valentia. Il colonnello del Ros ha anche ricordato che a chiedere voti al boss Mancuso andò pure un sacerdote del Vibonese che aveva un nipote candidato a consigliere comunale in un Comune del Vibonese nelle elezioni del 2011.