Un diario che racconta la vita di una donna. Un libricino fatto di pagine bianche regalatole dalla madre che stravolgerà il destino della protagonista del romanzo ‘La custodia dei miei pensieri’ scritto dalla giovane scrittrice catanzarese Marzia Bruno, edito da Talos edizioni.
La quotidianità, le passioni e le paure, il dramma della violenza. Una trama articolata ed allo stesso tempo semplice che racconta con grande sensibilità le dinamiche della vita tra casualità e delusioni, riflessioni e rischi.
Il romanzo è stato presentato ieri a conclusione del programma dell’iniziativa ‘da Margherita’ proposta dal comitato organizzatore, in rappresentanza del quale ha presenziato Roberto Rizza, con l’obiettivo di far rivivere un luogo storico del capoluogo della Calabria.
L’autrice ha discusso del romanzo accompagnata dalle domande e dalle riflessioni della giornalista Donatella Soluri e di Roberta Lagoteta della Talos edizioni.
“Il romanzo è stato scritto quando avevo 17/18 anni- ha affermato Marzia Bruno- volevo semplicemente scrivere per il puro desiderio di farlo. Solo in una fase successiva ho pensato di poterlo pubblicare. Fin da piccola preferivo scrivere e leggere a tutto il resto. La storia che ho deciso di raccontare è la storia di una donna timida ed insoddisfatta la cui vita all’improvviso è stravolta da una serie di vicessitudini: la malattia, la gravidanza, la passione di un amore contrapposta alla quotidianità. Nelle pagine del romanzo ho cercato di descrivere la mia idea di destino. Io credo in qualcosa di superiore ed allo stesso tempo sono certa che ognuno di noi, fino all’ultimo istante, può cambiare la propria vita”.
La vicenda si sviluppa casualmente grazie al ritrovamento del diario della protagonista da parte di un uomo che grazie agli appunti, ai pensieri, alle date messi nero su bianco sulla custodia dei pensieri riesce a ricostruire la vicenda di una donna combattuta tra la certezza del presente e del quotidiano e la voglia di rischiare e di essere travolta nel turbinio della passione. Intrecci, passaggi, cambiamenti che portano ad un finale inaspettato.
Al centro del romanzo il tema del destino collegato indissolubilmente a quello dell’amore, un amore che può essere definito tale solo se c’è rispetto e non violenza.
Parte del ricavato della vendita del libro sarà destinato all’Associazione di promozione sociale Astarte che da anni è impegnata nel contrasto e nell’attività di prevenzione della violenza sulle donne, associazione della quale fa parte anche la scrittrice Bruno, il cui destino è di sicuro quello di stare accanto, attraverso la scrittura ed alle azioni quotidiane, alle donne in difficoltà.