CATANZARO. Botta e risposta a distanza fra Gianluca Callipo e Michele Trematerra, dopo che il sindaco di Pizzo aveva attaccato l’esponente dell’Udc in merito all’ipotesi di un’intesa elettorale col centrosinistra e la replica dell’interessato. “L’assessore Trematerra – dice Callipo – è infuriato perché ho osato ricordare che è indagato per mafia, ma soprattutto perché ho detto che un accordo preelettorale tra Udc e Pd è impresentabile. Per parare il colpo dice che l’ho chiamato il venerdì prima delle primarie per cercare il suo sostegno. Una verità – sottolinea – e una bugia. La verità è che l’ho effettivamente chiamato, ma la bugia è di quelle grosse: non ho mai cercato il suo sostegno. Lo chiamai per invitare lui e il suo partito ad astenersi dal partecipare attivamente alle primarie, visto che in quelle ore si facevano sempre più insistenti le voci di importanti esponenti dell’Udc che stavano facendo campagna elettorale, e non certo per me. Quindi – spiega Callipo – gli chiesi di comportarsi correttamente, senza alterare con l’invio di truppe cammellate una consultazione che riguardava il centrosinistra e non certo il suo partito. Infine, per legittimare quello che sarebbe uno scandaloso accordo tra Udc e Pd in Calabria, Trematerra replica oggi dicendo che: “il dibattito politico nel Paese prevede una positiva mobilità delle forze riformiste in vista di un riassetto politico ed istituzionale”. Complimenti e grazie dell’acuta analisi in puro politichese, ma i riassetti istituzionali di questo tipo – conclude Callipo – non ci piacciono”.