VIBO VALENTIA. La Polizia Stradale ed il Corpo Forestale dello Stato di Vibo Valentia, nell’ambito del piano di azione nazionale denominato Focus ‘Ndrangheta pianificato dalla Prefettura di Vibo, hanno posto sotto sequestro penale un’area di 5 mila metri quadri in relazione al reato di “deposito e abbandono incontrollato di rifiuti pericolosi” contestato a Gaetano Soriano, 51 anni, presunto boss dell’omonimo clan di Filandari, condannato il 28 maggio scorso dalla Corte d’Appello di Catanzaro a 15 anni e 9 mesi di reclusione per associazione mafiosa. Il presunto boss è infatti il titolare di una ditta di autoricambi sita nel territorio di Filandari lungo la strada provinciale numero 17 e gli accertamenti delle forze di polizia avrebbero fatto emergere che l’intera area sarebbe stata adibita a deposito di rifiuti pericolosi, costituti da veicoli in disuso non bonificati, con relative batterie al piombo, liquidi di lubrificazione e di refrigeramento, nonché pneumatici e parti di ricambio depositati sul terreno senza nessuna coibentazione. Gli accertamenti sull’inquinamento del suolo, già perpetrato, continueranno ora sotto le direttive della Procura di Vibo Valentia e con l’intervento degli uffici competenti, vale a dire l’Arpacal, al fine di rendere applicabile la normativa sui reati ambientali approvata nel maggio scorso.