LAMEZIA TERME(CZ)/ “Infrastrutture e intermodalità: leve competitive per gli imprenditori calabresi” è stato il tema di un roadshow per la presentazione dei risultati del Progetto del Fondo perequativo infrastrutture 2021-2022, promosso e organizzato da Unioncamere Calabria e dalle Camere di commercio calabresi. Sono stati presentati l’aggiornamento del “Libro Bianco regionale delle priorità infrastrutturali del sistema imprenditoriale della Calabria – Edizione 2023” realizzato in collaborazione con Uniontrasporti, i risultati di una indagine in quasi 800 imprese calabresi dei settori della manifattura e dei trasporti e logistica sui costi della logistica, i fabbisogni energetici e gli strumenti di attrazione di investimenti ed infine uno “Studio sull’accessibilità del sistema aeroportuale calabrese con mezzo privato e pubblico” sviluppato dall’Università della Calabria, dipartimento di Ingegneria civile per conto di Unioncamere Calabria-Uniontrasporti, al fine di individuare criticità e potenzialità per meglio favorire la mobilità delle persone e delle merci. Ad introdurre i lavori Antonino Tramontana, presidente di Unioncamere Calabria. “Sono lieto di presiedere la giornata odierna – ha sostenuto – che si pone a chiusura della seconda annualità del progetto Fdp 2021-2022 incentrato sulle infrastrutture, che in modo trasversale rappresentano indubbiamente una leva strategica a supporto dello sviluppo economico dell’intera regione. Abbiamo presentato la seconda edizione del Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali del sistema imprenditoriale della Calabria, uno studio che ha previsto il monitoraggio dello stato di avanzamento dei 12 interventi prioritari definiti nell’edizione 2022, rilevandone le criticità di realizzazione su almeno 5 interventi, nonché un focus sulle opere ritenute più urgenti, indifferibili, in funzione di un’accelerazione delle dinamiche di crescita economica, sociale e turistica. Si tratta del potenziamento del porto di Gioia Tauro, dello sviluppo della portualità turistica e commerciale nel suo complesso, del miglioramento dell’accessibilità del sistema aeroportuale, dell’alta velocità a Reggio Calabria, dell’ammodernamento della SS 106 e dell’adeguamento della linea ferroviaria ionica, con interventi di velocizzazione ed elettrificazione”. “Stiamo lavorando alacremente sul tema dei trasporti – ha detto l’assessora regionale ai trasporti Emma Staine – per recuperare un gap che abbiamo eredito dai governi precedenti. Il Ponte sullo Stretto rappresenta un volano per l’economia della Calabria e dell’Italia intera, basti pensare che se per la regione Lombardia la ricaduta positiva comporterebbe un incremento del Pil dell’1%, per la Calabria si tratterebbe di un aumento pari a 20 punti”.