CATANZARO. “L’estate che tra qualche giorno ci lasceremo alle spalle, sarà ricordata tra quelle più positive per la Calabria e per la costa catanzarese. Non solo per il sole che ci ha regalato e ci sta ancora regalando giornate splendide, ma soprattutto per l’incremento turistico che si è registrato dappertutto”. Lo afferma il consigliere comunale del Pd, Lorenzo Costa. “Peccato che ancora una volta – prosegue Costa – abbiamo dovuto fare i conti con la qualità delle acque dei nostri mari. Sia la costa ionica, che quella tirrenica, salvo qualche eccezione, hanno fatto registrare alcune incresciose situazioni di inquinamento delle acque marine che finiscono per allontanare i turisti e i villeggianti. Una situazione figlia di una politica dissennata e miope della Regione che non ha avviato seriamente e concretamente un piano di depurazione su tutto il territorio regionale. A pagare, quindi, sono i comuni delle fasce costiere che si vedono compromettere quella che per loro rappresenta la principale fonte economica grazie alla “benevolenza” di madre natura che ha voluto pregiare la Calabria di questo immenso frutto naturale. In molti casi il problema dell’inquinamento dei mari, però, non dipende dal comune costiero ma è dovuto alla mancanza di depuratori anche nei centri montani e premontati che scaricano le loro reti fognarie lungo i corsi d’acqua che poi sfociano in mare. Devo sottolineare come grazie a una diligente manutenzione alla quale è stato sottoposto il vetusto depuratore del Corace, la costa di Catanzaro non ha sofferto il problema, salvo qualche sporadico episodio le cui cause sono state originate dalle correnti. Purtroppo la costa del soveratese è stata quella dove il fenomeno delle acque marine sporche è stato maggiormente avvertito con pesanti ripercussioni sul turismo e sull’immagine della splendida costa. Un fenomeno che ho potuto direttamente constatare avendo soggiornato nel comune di Montauro. La depurazione delle acque, dunque, – conclude Costa – rappresenta un problema che la Regione dovrà porre tra le priorità utilizzando tutti i canali di finanziamento possibili per mettere i comuni nelle condizioni di dotarsi di regolari e funzionali depuratori. Sarebbe un segno di civiltà, ma anche un modo per mettere la Calabria al passo con le consorelle che hanno fatto del turismo la loro prioritaria fonte di sviluppo economico”.