REGGIO CALABRIA. Una delegazione dell’UGl guidata dal segretario generale Francesco Paolo Capone e da Renata Polverini, vice presidente della Commissione Lavoro della Camera, ha incontrato a Reggio Calabria il direttivo dei rappresentanti provinciali dell’Ugl Metalmeccanici e i vertici dello stabilimento Omeca, nell’ambito del Sudact, l’iniziativa dell’Ugl con le sue 9 proposte per lo sviluppo del Sud. Al centro dell’incontro, oltre ad una lunga visita nelle officine dello stabilimento, il futuro che attende l’ormai ex Ansaldo Breda all’indomani dell’accordo per la cessione al gruppo Hitachi firmata anche dall’Ugl Metalmeccanici. “Abbiamo constatato con soddisfazione – ha spiegato Capone al termine dell’incontro – la condivisione di obiettivi che esiste tra dirigenza, lavoratori e la nostra categoria che con convinzione ha siglato l’accordo, avendo individuato nel gruppo Hitachi fin dal 2011 il soggetto industriale più appropriato per acquisire Ansaldo Breda e lanciarla sul mercato internazionale. L’Ugl di categoria ha dimostrato non solo lungimiranza – ha detto – ma anche la volontà di contribuire ad un rilancio industriale dopo anni di profonda incertezza, nonostante il valore e le potenzialità di Ansaldo Breda”. Per Polverini (FI), vice presidente della Commissione Lavoro della Camera “la cessione, differentemente dalle altre tristemente note, ha un sapore del tutto diverso. Ansaldo Breda negli anni scorsi è finita in una zona d’ombra per diverse ragioni, come ho potuto constatare anche nella mia esperienza di Presidente della Regione Lazio, che dipendevano sia dal disinteresse di Finmeccanica sia di Trenitalia e quindi dalla crisi che ha portato il Paese a non investire nei prodotti di alta qualità di Ansaldo. L’auspicio è che con l’avvento di Hitachi inizi davvero un’altra storia”.