REGGIO CALABRIA. “Illustrissimo signor Presidente, a nome del Consiglio regionale della Calabria, terra di origine dei suoi avi, le rivolgo le più vive congratulazioni per la sua elezione alla Presidenza della Repubblica Argentina”. È quanto scrive il presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto in una missiva indirizzata al neo presidente Mauricio Macri figlio di un emigrante arrivato da Roccella Ionica, nella Locride, all’inizio degli anni ‘50. “Il suo successo – prosegue Irto – corona una lunga e prestigiosa carriera istituzionale che è motivo di orgoglio per i suoi corregionali e sancisce un momento di riscatto sociale per intere generazioni di calabresi e meridionali costrette a cercare fortuna oltreoceano. Per noi è un fatto di rilevanza storica che un figlio di calabresi sia riuscito a raggiungere i più alti livelli istituzionali, fino ad assumere la rappresentanza della Nazione che lo ha accolto da straniero, dopo avergli dato l’opportunità di integrarsi e di costruire un percorso politico contrassegnato da onestà, coerenza e impegno quotidiano: caratteristiche, queste che esprimono l’essenza di un popolo fiero come il nostro”. “Siamo certi – conclude Irto – che la sua elezione, che consentirà al suo Paese di imboccare la strada di un nuovo e concreto sviluppo socio-economico, rafforzerà il già solido rapporto tra l’Argentina, dove vivono milioni di persone di origini calabresi, e la Calabria che oggi saluta con soddisfazione questo suo successo”. Era il 4 ottobre 2014 quando Mauricio Macri, sindaco della capitale argentina Buenos Aires, visitò per la prima volta la città di Polistena. Macri, accompagnato dal sindaco di un’altra città argentina (Vicente Lopez), aveva così scoperto luoghi appartenuti per una parte della loro vita ai suoi genitori e soprattutto ai suoi nonni. Quel giorno Macri ebbe modo di ricongiungersi con l’unica parente rimasta a Polistena, Renata Jemma prima cugina del padre di Macri. “In quella occasione – afferma il sindaco di Polistena, Michele Tripodi – ricevemmo la delegazione argentina in municipio, e qui ci conoscemmo. Mauricio Macri raccontò la sua esperienza politica ed istituzionale e soprattutto la storia personale della sua famiglia emigrata in Argentina dopo la guerra. Fu in quell’occasione che lo stesso Macri ci informò che avrebbe affrontato di lì a breve una difficile sfida pre-elettorale. Solo dall’esito di una queste consultazioni primarie si sarebbero stabiliti i candidati alla Presidenza dell’Argentina. Oggi, dopo un anno esatto, apprendere della sua elezione a Presidente, al di là di ogni ideale ed appartenenza politica, è sicuramente un evento sorprendente, storico per la comunità di Polistena e per la Calabria. Conosciamo bene la storia dei nostri emigrati. Storie controverse fatte principalmente di sacrifici, necessità, lavoro, speranze, dove talvolta poi quelle attese iniziali possono trasformarsi in delusioni oppure in grandi successi”. “Con le più vive congratulazioni, a nome della comunità di Polistena – conclude Tripodi – formuliamo al neo presidente argentino Mauricio Macri, gli auguri più sinceri di buon lavoro, sperando di poterlo, da presidente, ricevere qui, ancora una volta in quei luoghi che non si potranno mai cancellare perché appartengono alla storia della famiglia Macri e di ognuno di noi”.