CATANZARO. Duemila operatori del settore dei servizi sociali, da mesi in attesa di stipendio, rischiano di perdere il posto di lavoro. E’ quanto denuncia il coordinamento regionale delle strutture convenzionale, che rappresenta circa 150 realtà operanti in Calabria, in una lettera aperta indirizzata, fra gli altri, al Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, e all’Assessore regionale ai Servizi Sociali- Federica Roccisano. “Il nostro coordinamento regionale – si legge – chiede con forza un immediato incontro che ponga fine alla indegna e disastrosa gestione dei servizi sociali della Regione Calabria. La pure importante approvazione dell’assestamento di bilancio che riconosce i debiti pregressi degli anni 2014 e 2015 per i Comuni e le organizzazioni convenzionate per la gestione dei Servizi Sociali della Regione, di fatto risolve, solo parzialmente, la grave situazione nella quale versano le strutture socio/assistenziali presenti nel territorio regionale”. Le strutture in questione, lamenta il coordinamento, continuano a pagare ingenti interessi alle Banche per l’anticipo fatture emesse; non riescono a corrispondere agli operatori il compenso mensile maturato (mediamente ciascun dipendente – sottolineano – vanta un credito di circa 9 – 10 mensilità arretrate) e accumulano mensilità arretrate circa il pagamento degli oneri fiscali e previdenziali.”Tutto ciò – si evidenzia – , mentre viene garantita, giorno per giorno, a migliaia di nostri concittadini in difficoltà, la necessaria assistenza, riabilitazione e costruzione di un progetto di vita futura. Appare veramente assurdo che si chieda un sacrificio cosi alto al personale operante nelle strutture sociali, cosi come il pagamento degli interessi alle banche a fronte della corresponsione di Rette da “fame” per molti dei servizi sociali convenzionati”. Il coordinamento parla di “mortificazione di circa 2.000 operatori sociali che non si vedono corrispondere da mesi gli stipendi maturati e che ad oggi non hanno la certezza del pagamento neanche per le prossime festività natalizie”.