LAMEZIA TERME. Escalation di intimidazioni ai danni di attività commerciali e di cantieri edili nella città di Lamezia Terme. L’ultimo atto, in ordine di tempo, è avvenuto la scorsa notte, quando un ordigno è stato fatto esplodere davanti un’azienda che si occupa della vendita di materiale elettrico. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso un uomo incappucciato che ha posizionato davanti all’attività commerciale una bomba caffettiera. Sempre nella notte è stata incendiata una vela pubblicitaria, mentre negli ultimi giorni sono diverse le intimidazioni subite da negozi. In diversi casi le telecamere hanno ripreso un uomo con il volto coperto. Oltre che con le esplosioni, le intimidazioni sono avvenute anche attraverso proiettili e messaggi intimidatori lasciati davanti alle porte di ingresso. Su tutti gli episodi sono state avviate le indagini di polizia e carabinieri. “A poche ore dall’ennesimo incendio che ha interessato numerosi mezzi di una delle aziende di trasporti più antiche e prestigiose della regione, arriva la notizia di un ordigno a basso potenziale fatto esplodere, a scopo intimidatorio, davanti al cancello di un’azienda specializzata nel commercio di prodotti elettrici di Lamezia Terme. Un altro imprenditore colpito nel lametino, che allunga la lista già nutrita dei titolari di importanti e oneste attività nella città di Catanzaro, e nel circondario della nostra provincia, che hanno subito la stessa sorte e la stessa morbosa attenzione della criminalità organizzata”. È quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno. “La solidarietà nei confronti della Vitale Sud e della Federico – prosegue – è scontata, e forse superflua, nella consapevolezza che serve un impegno concreto nella prevenzione e nella individuazione dei responsabili, ma che si deve andare oltre nella difesa del diritto alla sicurezza e alla libertà di ogni singolo individuo delle nostre comunità. Attenzione e vigilanza non bastano più, serve una sinergia e una collaborazione istituzionale che produca atti e provvedimenti concreti per fermare questo stillicidio di prepotenza criminale che, mettendo in ginocchio l’attività di tante aziende locali, compromette il tessuto economico e sociale della nostra provincia”. “Evocare il senso di sgomento, rabbia e sdegno, non basta più. È arrivato il momento di agire, di riprendere in mano il controllo del territorio”. Lo afferma il presidente della commissione regionale speciale per la lotta alla ‘Ndrangheta Arturo Bova, che è intervenuto sull’escalation di atti intimidatori verificatisi nelle ultime ore nella città di Lamezia Terme in cui alcune attività commerciali e imprenditoriali sono state oggetto di attentati dinamitardi da parte di ignoti malviventi a volto coperto, ripresi da alcune telecamere di sorveglianza. “Non si può tollerare – ha aggiunto – che ad appena 48 ore di distanza dal vile gesto compiuto a Locri, ai danni della ditta di autolinee Federico, si siano verificati addirittura una serie di episodi di danneggiamento e minaccia contro alcuni operatori economici lametini. È ora che le autorità preposte intervengano, ma lo facciano affiancate dall’intera classe politica e da tutte le rappresentanze istituzionali. Nessuno, soprattutto se investito da responsabilità pubbliche in virtù di un mandato popolare, può infatti chiamarsi fuori, adducendo la motivazione di non avere competenze e poteri specifici nel contrasto alla criminalità organizzata. Faccio infine appello alla coscienza civile dei cittadini, che devono ribellarsi alla sottocultura di cosche malavitose sempre più arroganti e pervasive”.