VIBO VALENTIA. “Le ragioni del fisco consentono ad un corpo sociale di vivere decentemente ma nel momento in cui le tasse non vengono onorate si fa ricadere su chi le paga il costo della società”. Lo ha detto il Procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, nel corso di una conferenza stampa per il sequestro dei beni ad un imprenditore. Una vicenda che il Procuratore ha definito “esemplificativa di un metodo particolarmente consolidato nel territorio vibonese con un’azienda che decide di spostare i suoi asset patrimoniali, mette in liquidazione la sua impresa nei cui confronti c’è una situazione debitoria di 8 milioni di euro e si cancella dal registro delle imprese donando ai familiari, poco prima, società vicine e spostando in tal modo, ingenti possidenze economico-patrimoniali a loro favore”. Nelle parole del procuratore di Vibo finisce anche Equitalia: “Tutti questi passaggi – ha affermato – avrebbero dovuto richiamare l’attenzione di Equitalia che è sempre pronta a mettere ganasce a chi non paga le multe anche solo di poche centinaia di euro ma che, in questo caso, non si è mossa, contrariamente all’Agenzia delle Entrate che ha avviato una causa civile per annullare quei provvedimenti. Lo Stato si deve muovere in tutte le sue articolazioni perché il nostro agire ha un senso solo se trova collaborazione in altre parti dello stesso”.