E’ stato uno dei più quotati conduttori di talk-show televisivi, Corrado Formigli, ad intrattenere a Lamezia Terme un uditorio composto da giornalisti nell’ambito del workshop sul “Giornalismo d’inchiesta” organizzato da Trame Festival e dall’Ordine dei Giornalisti della Calabria. Il conduttore e giornalista de La7 ha illustrato i meccanismi, i problemi, le scelte e le opportunità connessi ai talk-show televisivi analizzando i motivi che, secondo molti, hanno portato ad una sorta di disaffezione dei telespettatori per questo genere di informazione-intrattenimento in tv. Secondo Formigli hanno pesato e pesano l’allungamento dei tempi di messa in onda (“tre ore e mezza sono un’enormità”, ha detto) ed anche il fatto che mentre prima si confrontavano, sulle varie reti nazionali, al massimo due trasmissioni del genere, da qualche tempo invece si sono moltiplicati i talkshow ed i conduttori, spesso impegnati sugli stessi argomenti di politica o di attualità. Secondo Formigli, comunque, la strada maestra resta sempre quella di un giornalismo spigliato, senza reticenze o soggezioni, autonomo rispetto ai vari poteri che si confrontano nel nostro Paese.