CATANZARO. L’amministrazione comunale di Reggio Calabria, attraverso l’Assessorato alla Cultura, ha presentato la proposta per il bando emanato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, per un valore complessivo di quasi 6 milioni di euro, che era stato illustrato al territorio della Città metropolitana dall’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Calabria Patrizia Nardi e dai rappresentanti del Mibact e di Anci nello scorso luglio. Il bando è rivolto a Calabria, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia. “Il Comune di Reggio Calabria in sinergia e in partenariato con i Comuni dell’Area Grecanica, ha predisposto, nella prospettiva della fruizione di questo bando, una proposta finalizzata a mettere a sistema l’intera filiera culturale in una seria prospettiva di valorizzazione culturale e turistica della città e del territorio contiguo – ha dichiarato l’assessore Nardi – La proposta parte da una constatazione – ha proseguito l’assessore – i Bronzi di Riace e il Museo Nazionale della Magna Grecia costituiscono un attrattore potentissimo che l’OCSE ritiene l’unico vero grande attrattore della Calabria, ma producono una veicolazione dei flussi e una ricaduta economica per il territorio molto limitata a causa della mancata integrazione con i servizi complementari e con il restante patrimonio, anch’esso di notevole valenza. Il dato preoccupante che registriamo è che negli ultimi 15 anni il patrimonio culturale della Calabria e del territorio dell’ex Provincia di Reggio Calabria ha beneficiato di investimenti pubblici per svariate decine di milioni di euro, senza che però gli interventi lo abbiano reso sufficientemente fruibile e accessibile, probabilmente anche a causa dell’inadeguatezza dei pochi modelli di gestione adottati, assolutamente irrealistici sul piano della sostenibilità economica. E i risultati sono un patrimonio dall’altissimo valore culturale poco conosciuto e poco visitato. Questo bando – continua l’assessore – ci ha dato la possibilità di formulare le linee guida per una progettazione culturale condivisa, un cultural plan per il territorio che prevede un sistema integrato di azioni di carattere materiale e immateriale, che consenta di superare le criticità riscontrate e porti alla costituzione di un vero e proprio Sistema Culturale Integrato, che a sua volta costituisca l’elemento caratterizzante di una destinazione turistica locale da costruire parallelamente. La nostra idea è quella di favorire il dialogo tra tutti i soggetti, pubblici e privati, che potenzialmente possono concorrere a costituire il Sistema Culturale Integrato.”