Che peccato per il Sersale che esce a testa altissima dall’Angelo Nobile di Lentini sconfitto di misura dalla favoritissima Sicula Leonzio, oggi nuova capolista con l’Igea Virtus. La squadra siciliana allenata da mister Catania è riuscita a sbloccare subito il punteggio all’11’. Sventagliata di Savanarola per Gallon che brucia due avversari in ritardo ed in diagonale non dà scampo a Bambino in uscita. Rivoluzionata la formazione che Renato Mancini manca in campo sul prato siculo. Falsone, Borelli e Rosella trovano spazio nell’undici titolare. Dopo la rete incassata ingenuamente, con un movimento ed una chiusura difensiva non scattati in tempo, il Sersale si riorganizza anche se fa fatica a rendersi pericoloso. I bianconeri, come mostra la classifica, sono tra le squadre più forti di questo girone e possono contare su un potenziale offensivo di primo livello, con Gallon, Ricciardo e Savanarola. Ma la linea difensiva calabrese costituita da Falsone, Corosiniti, Scalise e Sgueglia riesce a contenerli con personalità, rischiando grosso solo un paio di volte. Nella ripresa stesso canovaccio con la Leonzio che tenta il raddoppio ma il Sersale è vigile e prova a pungere. Occasionissima per Paonessa che all’altezza del rigore non è freddo e lucido. La sfera plana sul suo destro che anziché far esplodere rabbia, diventa un timido passaggio a Biondi. Dall’altra parte, con i loro guizzi fulminei, Candiano e Savanarola spaventano l’attento Bambino che salva la porta. E nel finale il colpo di testa di Corosiniti fa venire i brividi alla capolista, perdendosi fuori di qualche centimetro. Vince la Sicula ma gli applausi vanno anche al Sersale che riceve i complimenti dello sportivo pubblico di casa. Nonostante l’inferiorità tecnica, i calabresi hanno evidenziato una buona organizzazione che poteva essere premiata da un risultato positivo. Ma la differenza l’ha fatta la caratura degli esperti attaccanti lentinesi.
M.S.