COSENZA. “Non c’è stato nessun ripianamento dell’organico dal settembre scorso e almeno fino al novembre del 2017, quando arriveranno i primi uditori giudiziari, lavoreremo al 50% dell’organico previsto”. Così il procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo, ha esordito nel suo incontro di fine anno con la stampa. Spagnuolo ha lanciato un vero e proprio appello al Consiglio superiore della magistratura perchè si ripiani il grave disavanzo, che vede impegnata la procura bruzia con sei sostituti invece di 12 e con il 30% in meno di personale amministrativo. Spagnuolo ha poi puntato l’attenzione sulle linee guida previste per il prossimo anno. “Ci occuperemo della tutela dell’ambiente, della tutela della salute dei cittadini, delle indagini che riguardano la pubblica amministrazione – ha detto il procuratore – ma anche dei reati per illecito arricchimento, molto originali a Cosenza, e del fenomeno della microcriminalità, molto diffusa, forse perchè manca un vero gruppo criminale dominante”. Secondo Spagnuolo, a Cosenza “si vende droga ad ogni angolo di strada e registriamo il ritorno dell’eroina, che ha portato a due morti per overdose negli ultimi tempi”. Spagnuolo ha anche citato l’impegno nei casi relativi a presunti casi di malasanità. “Ci sono un numero impressionante di contenziosi, a Cosenza, in questo settore – ha detto il procuratore – e forse questo è anche un segno distintivo di una società avanzata, ma non so quanto questo sia positivo. Dai cittadini mi auguro una maggiore collaborazione”, ha concluso il procuratore.