COSENZA. Polizia di Stato e carabinieri hanno sgominato a Cosenza, nel corso di un’operazione congiunta, denominata “Predator”, eseguita la scorsa notte e coordinata dalla Procura della Repubblica, una banda dedita da tempo a furti in uffici pubblici e privati, arrestando sette persone. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare, sei in carcere ed una ai domiciliari, emesse dal Gip di Cosenza su richiesta della Procura. La banda che é stata sgominata aveva compiuto furti negli ultimi mesi, tra l’altro, nell’Ufficio anagrafe del Comune, in alcune scuole, nelle sedi della Cgil e dell’Azienda sanitaria provinciale, abitazioni private ed esercizi commerciali ed in uno dei teatri cittadini, il “Morelli”. Nelle scuole e negli uffici pubblici sono stati rubati, in particolare, computer ed altro materiale informatico. Nell’ambito dell’operazione sono state effettuate, inoltre, numerose perquisizioni che hanno portato al sequestro di materiale ritenuto utile per il prosieguo dell’attività investigativa. Non è stato contestato il reato associativo ai 7 arrestati, finiti in manette, a Cosenza, per concorso in furto aggravato. Il gruppo sarebbe comunque autore di decine di furti effettuati a Cosenza e anche in alcuni centri della provincia. Colpite soprattutto scuole ed uffici pubblici, come l’ufficio Anagrafe del Comune di Cosenza, gli uffici dell’Azienda ospedaliera provinciale, un centro di riabilitazione, diverse scuole, un centro sportivo di Rende, il teatro comunale Morelli di Cosenza, la sede della Cgil e anche un ristorante di Camigliatello Silano. Gli agenti, questa mattina, nel corso di alcune perquisizioni, hanno trovato anche due pistole caricate a salve, un coltello e una cesoia. Gli arrestati, nel corso dell’operazione “Predator”, sono Mirko Capizzano, 22 anni, Francesco Pace, 34 anni, Francesco Spina, 26 anni, Luca Cristiano, 36 anni, Mario Sacco, 54 anni, Diego Spina 20 anni, e Marco Mauro, 32 anni, quest’ultimo posto ai domiciliari. Sono tutti di Cosenza. “Tutti gli episodi contestati sono assolutamente provati”, ha detto il procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo, in riferimento all’operazione “Predator”, eseguita oggi dalla polizia e dai carabinieri a Cosenza. “Sono furti, ma non sono piccoli, perchè colpiscono scuole ed uffici – dice Spagnuolo – e il valore di quanto rubato va visto ai fini della loro utilità sociale, e a volte, quindi, sono furti estremamente gravi”. Il procuratore di Cosenza, a margine della conferenza stampa, ha parlato anche della non convalida del fermo per i fratelli De Grandis, Francesco e Sinibaldo Vincenzo, di 25 e 29 anni, bloccati due giorni fa dai carabinieri come presunti autori di una rapina ad una gioielleria, nella quale è rimasta ferita anche la proprietaria. Il pm non ha considerato sufficienti gli indizi e ha escluso il pericolo di fuga dei due. “E’ la logica delle valutazioni che si fanno a livello processuale – ha detto il procuratore – ma le indagini proseguiranno e gli indizi trovati saranno oggetto di attenta valutazione”.
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