Calabria sferzata da temporali violenti ed intensi che hanno messo ancora una volta a nudo le criticità geomorfologiche del territorio e creato enormi disagi in vaste aree della regione, soprattutto nella zona jonica. Alla pioggia si è affiancato un fortissimo vento che ha sradicato alberi e scoperchiato tetti mentre il mare in tempesta ha battuto con violenza le coste. La Calabria, eccetto la zona del cosentino, si è trovata insomma ancora una volta in ginocchio. In alcune aree sono caduti oltre 200 millilitri di pioggia in pochissime ore. Le maggiori criticità si registrano nella Locride, già colpita nel 2015 e nel 2016 da devastanti alluvioni. Nella zona, alcuni torrenti sono esondati, mettendo a rischio la circolazione sulla Ss106 dove si procede a passo d’uomo. A Bianco, la fiumara Laverda e il torrente Vena hanno inondato diversi agriturismi e lambito la strada statale, mentre a Bova Marina due torrenti hanno rotto gli argini minacciando il centro abitato. Smottamenti, frane e detriti sulla carreggiata sono stati segnalati dalla Protezione civile regionale nella zona di Capo Bruzzano e Marina di Gioiosa. A Melito Porto Salvo alcune famiglie, che abitano in frazioni vicine al paese, sono state evacuate a scopo precauzionale dopo che la fiumara Tuccio ha rotto un argine mettendo a rischio alcune abitazioni. Nella zona preoccupa la situazione di un istituto per disabili. L’unica strada che lo collega alle principali vie di collegamento è minacciata da un muro pericolante, che con le forti piogge delle ultime ore rischia di crollare, isolando l’istituto e i suoi pazienti. Fra Motta San Giovanni e Montebello Ionico i vigili del fuoco sono stati impegnati per ore per liberare le strade da frane e smottamenti che avevano reso irraggiungibili alcune frazioni. Sul versante opposto, quello tirrenico, a preoccupare è stato il fiume Budello, a Gioia Tauro, che per due volte ha superato il livello di guardia durante la notte e in passato è esondato più volte. Anche nel catanzarese i disagi sono enormi. Un tratto della circonvallazione di Girifalco, nei pressi del liceo scientifico del piccolo comune, è sprofondato a causa di una frana, trascinando via un’auto parcheggiata. Nessuno è rimasto ferito perché nell’istituto, oggi per fortuna chiuso per ordine del sindaco, non c’erano studenti. Altri disagi sono segnalati a Petronà per una frana sulla strada e a Squillace, dove un torrente ha rotto gli argini.
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