SAN FERDINANDO. Un centinaio di migranti, residenti nella tendopoli di San Ferdinando, stanno inscenando una protesta nel comune della Piana di Gioia Tauro per chiedere l’attenzione delle istituzioni sulle loro condizioni e il ripristino della corrente elettrica staccata per evitare situazioni di rischio. Dopo un’assemblea nella tendopoli, promossa dall’associazione “Campagne in Lotta”, i migranti, in corteo, dietro uno striscione con scritto “Uniti e unite contro sfruttamento, confini e repressione”, hanno raggiunto il municipio per chiedere un incontro al sindaco Andrea Tripodi. I manifestanti sollecitano maggiori diritti compreso quello alla casa, condizioni migliori di vita, lo snellimento delle procedure per il rinnovo del permesso di soggiorno e il ripristino della corrente elettrica nella tendopoli che, nei giorni scorsi, era stata staccata per prevenire possibili incidenti o incendi visto che molti allacci erano stati realizzati senza alcun criterio di sicurezza. La manifestazione si svolge sotto il controllo di agenti di Polizia e di carabinieri. Il sindaco Tripodi ha incontrato una delegazione di migranti e ha ascoltato le loro richieste. “La vergognosa situazione che si vive ormai da anni tra Rosarno e San Ferdinando è una vera e propria bomba ad orologeria. Situazione che più volte abbiamo denunciato insieme ai colleghi del Parlamento italiano Bernini e Parentela e che purtroppo è peggiorata rispetto al passato”. Lo sostiene, in una dichiarazione, Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle e vice-presidente della commissione Affari legali del Parlamento europeo. “La Regione Calabria – aggiunge – continua a rimandare gli interventi necessari ed i cittadini di Rosarno e San Ferdinando sono stanchi delle solite passerelle istituzionali. Il Presidente Oliverio intervenga al più presto e mantenga le promesse fatte ormai più di un anno fa in occasione della sua ultima visita alla tendopoli prima che la situazione degeneri”.