CATANZARO. “A Crotone stiamo per cancellare la disumanità e sofferenza dei poveri migranti, una quarantina tra uomini e donne) costretti a vivere e dormire, per mesi, accartocciati su buste di plastica e cartoni, sotto i ponti, in attesa del rinnovo dei loro documenti. Tre container della Protezione Civile sono pronti per essere trasportati nella città di Pitagora, per ospitare questi immigrati. Di questa emergenza ho discusso con il presidente Oliverio che ha, sin dall’inizio, subito condiviso, apprezzato e sostenuto questa iniziativa umanitaria per aiutare questa povera gente. La Calabria conferma, come ha detto, un anno fa, Papa Francesco, di essere, insieme alla Sicilia, un esempio di accoglienza e solidarietà per tutto il mondo”. È quanto afferma, in una nota, Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e delegato, per la Presidenza della Regione, per la tutela e promozione dei diritti umani, da sempre impegnato ad aiutare gli immigrati. “Mentre c’è chi alza i muri della vergogna e condanna, in questo modo, tante volte, a morte i poveri migranti – aggiunge – noi, in Calabria, li accogliamo e cerchiamo di aiutarli e salvarli. Quelli di Crotone vengono definiti i “dannati del cavalcavia”, sono i cosiddetti “dublinanti”, tutti quegli immigrati che hanno ottenuto asilo politico e che, per effetto del regolamento di Dublino, sono poi costretti a ritornare a Crotone, località del loro primo ingresso in Europa, per rinnovare i propri documenti. Per il rinnovo ci vogliono dei mesi e questi migranti non possono, nella lunga attesa, neppure accedere al sistema delle strutture di accoglienza. Ci sono poi quelli che hanno fatto richiesta di asilo e aspettano, anche loro, per mesi, e spesso anni, una risposta e altri migranti arrivati a Crotone, ma non con gli sbarchi”. “Questi migranti di Crotone – sottolinea Corbelli – vivono in condizioni allucinanti e disumane, peggio ci sono solo i centri di detenzione in Libia, dove i migranti vengono tenuti rinchiusi come le bestie e sottoposti anche a violenze, nel silenzio e nell’indifferenza dell’Europa e del mondo. Il dramma di questi poveri, sfortunati migranti colpisce e addolora. Per quelli che potevo far qualcosa, come gli immigrati di Crotone, sono subito intervenuto. Dieci giorni fa, dopo averne parlato, al telefono, una prima volta, con il Governatore Oliverio, insieme al Dirigente della Protezione Civile, Carlo Tansi, abbiamo contattato il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, per comunicargli la volontà della Regione di intervenire per dare un aiuto e una sistemazione dignitosa, anche se provvisoria, a questi poveri migranti del cavalcavia. La Regione pur non essendo l’autorità preposta per la soluzione di questo problema vuole dare il suo contributo per alleviare in qualche modo la sofferenza di questa povera gente. Lo abbiamo fatto a Cosenza dove, nell’ottobre scorso, abbiamo portato due container della Protezione Civile per ospitare poveri e immigrati senza fissa dimora. Abbiamo affidato la gestione dei due container a Padre Fedele. Questi due container continuano ad ospitare uomini, donne, anche incinte, bambini e malati. Togliendoli dalla strada, dove vivevano in condizioni inumane e rischiose, abbiamo sicuramente scongiurato qualche tragedia. Oggi siamo pronti a fare la stessa cosa anche a Crotone, dando questa risposta non solo di solidarietà e umanità, ma di civiltà. Aspettiamo adesso – conclude il leader di Diritti civili – che il sindaco ci dia il via per poter subito procedere con l’invio dei container a Crotone”.