Nell’ambito della 10a Giornata delle Ferrovie non Dimenticate, indetta da CoMoDo nell’ambito del mese della mobilità dolce (dal 5 marzo al 9 aprile), è partito sabato 11 marzo per il secondo anno consecutivo il “Treno della Magna Graecia”, un viaggio sui binari, da Crotone a Sibari, che furono due tra le poleis più ricche e fiorenti della Megale Ellas, e che furono in guerra tra loro, con la battagliera Kroton che prevalse sulla opulenta e lussuriosa Sibarys.
Il tutto è stato organizzato dalla sezione di Crotone di Italia Nostra, in collaborazione con la sezione di Trebisacce, l’associazione Ferrovie in Calabria, il Gruppo Archeologico Krotoniate ed il Gruppo Archeologico del Pollino. Si è trattato del secondo itinerario con il treno della Magna Grecia sulle orme dei viaggiatori del grand tour alla riscoperta dei siti archeologici e della storica linea ferroviaria che dal 1875 lambisce il mar Jonio, per riscoprire la civiltà magno greca e visitare il Museo ed il Parco Archeologico di Sibari ad un mese esatto dall’inaugurazione dell’11 febbraio scorso, dopo la tragica alluvione del 19 gennaio 2013. Guide culturali sono stati alcuni soci del Gruppo Archeologico del Pollino.
L’itinerario si è svolto in ideale continuità con il precedente del 5 marzo 2016, che ha condotto i numerosi partecipanti del moderno “Petit Tour della Magna Grecia” da Crotone a Locri per visitarne il Parco archeologico ed il Museo.
A guidare la folta comitiva che ha potuto contare anche questa volta pure su un assiduo gruppetto di guide turistiche, giornalisti, studiosi ed appassionati provenienti da Catanzaro e sempre presenti in tali iniziative di valorizzazione del territorio calabrese, c’era la presidente di Italia Nostra Crotone, professoressa Teresa Liguori: “Si è trattato di un evento ancora una volta organizzato nella convinzione che il percorso culturale-turistico e la fruizione della mobilità dolce, quella del treno, non impattante e non inquinante, rispettosa dell’ambiente e promotrice di relazioni sociali, bene si armonizzino e vadano valorizzati. Inoltre- secondo la Liguori- non si può puntare allo sviluppo culturale e turistico di siti di eccellenza storico-artistica così rilevanti quali sia Sibari che Crotone, se non vengono rafforzati i collegamenti da e per il territorio. Da parte nostra, continuiamo a sostenere che viaggiare in treno è bello, suggestivo ed affascinante, oltre che rispettoso dell’ambiente e della storia. Proprio perciò, anche grazie all’appoggio delle associazioni impegnate con noi in questa mission di valorizzazione del territorio costiero jonico, avanzeremo la proposta che il treno Ati 122-Swing assuma la denominazione secondo noi più consona di Treno della Magna Graecia”.
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