MILANO. Giovanni Malagò ‘frena’ il passo avanti di Giuseppe Sala e Roberto Maroni, entrambi espressi a favore di un’eventuale candidatura di Milano come sede delle Olimpiadi del 2028. “Fa molto piacere che ci sia questo tifo affettuoso da parte di Maroni e di Sala, ma io ho il dovere di dire di aspettare un attimo. Poi ci sono comunque delle componenti che riguardano il governo centrale. Chi ha orecchie per intendere intenda”, dice il presidente del Coni, parlando al termine della presentazione del dossier per candidare Milano ad ospitare il Comitato olimpico internazionale nel 2019. Malagò ha ricordato l’occasione persa con il ritiro della candidatura di Roma, voluto dalla sindaca Virginia Raggi: “Quello che è sicuro è che ripartiamo, fermo restando che, visto quello che sta succedendo per le candidature del 2024, penso che Roma abbia perso un’occasione più unica che rara. Vincerà Parigi? Non lo so. Da qui a settembre ne vedremo delle belle”. A settembre infatti si dovrebbe decidere se a Milano andrà la sessione del Cio, e fino ad allora non si potranno presentare altre candidature. “In queste situazioni ci sono i responsabili degli enti locali che spingono, che fanno il tifo. È corretto, è giusto. Non vorrei essere scortese, ma ho avuto sindaci di città come Palermo, Venezia, Bari, come quelli della Magna Grecia, della Calabria, che avevano manifestato la disponibilità del comune capoluogo di regione di candidarsi. Io dico che oggi tutto questo deve passare per il Comitato Olimpico, anche perché sono le stesse regole del Cio che lo prevedono. Vediamo che succede a settembre con molta serenità, poi si farà una valutazione complessiva”, ha concluso.