Il Catanzaro esce dal derby di Vibo Valentia con le ossa rotte. Sconfitto 2 a 1 sul campo, perde per squalifica Patti per 3 giornate, Bensaja per due e Mancosu per una. Un bollettino di guerra acuito dalla contestazione di martedì alla ripresa degli allenamenti a Giovino. Invettive e veleni in primis all’indirizzo della società e del suo patron Giuseppe Cosentino, considerato dalla tifoseria il vero e primo responsabile dell’ennesimo campionato disastroso che, a meno di miracoli nelle ultime due giornate, sancirà la prima partecipazione del Catanzaro ai playout, gli spareggi per evitare la retrocessione in Serie D. Subito dopo il presidente, verso la cui figura l’insoddisfazione ha da tempo raggiunto ormai il livello di guardia, obiettivi della contestazione sono stati i calciatori ed anche il tecnico Erra, a cui i tifosi rimproverano la gestione della squadra e soprattutto le sostituzioni in corsa, davvero poco convincenti.
Intanto, a parlare è stato proprio il capitano Matteo Patti, consapevole che la sua ingenua espulsione è stata fatale ai fini del risultato finale. Patti ha mostrato il suo noto senso di responsabilità oltre che la sua indubbia personalità, chiedendo scusa a squadra e tifoseria, definendo il suo gesto inqualificabile ed ingiustificabile.
M.S.