L’Ufficio di Presidenza della Commissione parlamentare Antimafia, riunito giovedì, su proposta della Presidente Rosy Bindi, ha stabilito di proseguire il filone d’inchiesta sulle opacità e le infiltrazioni mafiose nella gestione del Cara di Isola Capo Rizzuto. Nelle prossime settimane saranno avviate una serie di specifiche audizioni. Si è convenuto inoltre sull’opportunità di svolgere alcuni approfondimenti sulla situazione dei Comuni sciolti per mafia o sottoposti ad accesso ispettivo che tornano al voto nelle elezioni amministrative del prossimo 11 giugno. A tal fine è già prevista per mercoledì 24 maggio l’audizione del prefetto di Trapani, che sarà ascoltato sia sulla situazione nel Comune di Castelvetrano, dove è in corso un accesso ispettivo, sia nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti tra mafie e massoneria. “La richiesta che abbiamo avanzato, come componenti della Commissione, al Presidente Rosy Bindi è stata accolta. L’ufficio di presidenza, infatti, ha deliberato l’apertura di un’inchiesta della Commissione parlamentare Antimafia sul Cara di Isola Capo Rizzuto”. Lo comunicano in una nota i componenti della Commissione Antimafia Enza Bruno Bossio e Ernesto Magorno. “Nei prossimi giorni saranno avviate le prime audizioni. L’inquietante quadro indiziario emerso dalle ordinanze della DDA di Catanzaro, richiede necessariamente approfondimenti e verifiche su eventuali responsabilità che potrebbero esserci state nelle diverse articolazioni istituzionali. Non vi è alcun dubbio che le varie ipotesi di reato siano state consumate attraverso un sistema che per lunghi anni è stato quantomeno tollerato. Infatti, dalle indagini emergono fatti che non potevano non essere accertati e riscontrati nelle sedi istituzionali preposti alle autorizzazioni ed ai controlli”, conclude la nota.