Un corteo silenzioso di 200 persone circa si è snodato sabato pomeriggio nel piazzale Martiri delle Foibe a Catanzaro per l’iniziativa in ricordo di Sergio Ramelli, giovanissimo militante di destra, ucciso ferocemente a Milano nel 1975 a colpi di chiave inglese . Erano gli anni di piombo, simbolo di un conlitto violento tra due schieramenti politici che getto’ nel terrore il popolo italiano. Sabato a Catanzaro hanno sfilato diversi gruppi e movimenti identitari della destra cittadina, provinciale e regionale ma nessun simbolo sulle bandiere, solo tricolori in segno di unita’.
Dopo il corteo si è svolta poi la conferenza “Sergio tra le generazioni” a cui ha partecipato anche lo scrittore e cantautore Federico Goglio.
«La nostra presenza gioiosa ma silenziosa è la nostra risposta all’odio ancora strisciante – ha affermato Raffaele Arabia, rappresentante del comitato organizzatore: “L’esempio di Sergio Ramelli deve unire e non dividere».
Il riferimento di Arabia è alle polemiche dei giorni scorsi con la presa di posizione di gruppi e movimenti antifascisti nettamentecontrari alla decisione del Comune di procedere all’intitolazione della via a Ramelli, il cui iter è stato avviato ma non ancora completato. Si attende infatti il parere della Prefettura, necessario per completare lo stesso iter e per consentire l’intitolazione ufficiale.