COSENZA. Cinque persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza di Amantea per false fatture e truffa ai danni della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza. I finanzieri della tenenza di Amantea hanno anche eseguito, in diverse regioni, un decreto di sequestro per equivalente per più di un milione e seicentomila euro nei confronti di 5 persone residenti nelle Province di Cosenza, di Roma e di Siena, per evasione di imposte sui redditi e sul valore aggiunto e per truffa. Sequestrati anche 77 immobili e 16 conti correnti. Le Fiamme Gialle avrebbero scoperto un sofisticato meccanismo di false fatturazioni, per circa 9 milioni di euro, emesse da una serie di società, due delle quali estere, create al solo scopo di rendere più difficoltose le indagini, ma anche enti morali e associazioni no profit, intestate a prestanome, per evadere le imposte e creare un indebito credito Iva nei confronti dell’erario. Il falso credito di imposta veniva poi utilizzato per compensare debiti da ritenute d’acconto mai versate. Una parte delle false fatture, infatti, sarebbe stata utilizzata come giustificativo di spesa nell’ambito di un progetto di formazione professionale per l’apprendistato relativo a servizi turistici e per l’agricoltura. Tra gli indagati c’è anche Rocco Giusta, commercialista, fino a ieri assessore al bilancio della cittadina tirrenica. Giusta ha presentato le sue dimissioni al sindaco Pizzino proprio nella giornata di ieri, dopo solo 28 giorni di attività politica. L’amministrazione comunale di Amantea è stata già interessata, pochi giorni fa, dall’arresto di un consigliere comunale di maggioranza, Marcello Socievole, per voto di scambio insieme all’ex consigliere regionale Franco La Rupa.