CATANZARO. Il Servizio Acque del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal ha comunicato venerdì mattina al Sindaco di San Lucido, e contestualmente al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, che nei campioni di acqua di mare prelevati in data 08.08.2017 è stato riscontrato un valore di Enterococchi intestinali non conforme ai limiti del D. Lgs. 116/08, nei punti denominati: 200 mt Sx torrente Deuda; 150 mt sx torrente San Cono; Torrente Petralonga; pertanto le suddette area non sono idonee alla balneazione”. Ora – si legge in una nota dell’Arpacal – sarà compito del Comune avvisare la cittadinanza, identificare e rimuovere la causa dell’inquinamento, dandone comunicazione al Servizio Acque del Dipartimento Arpacal di Cosenza nonché al Ministero della Salute e alla Direzione Scientifica di Arpacal. Verranno effettuati campionamenti suppletivi e, in caso di esito positivo, sarà data tempestiva comunicazione a codesto Ente per poter rimuovere il divieto temporaneo, per come previsto dal D. Lgs 116/08 art. 5 comma C. Stessa comunicazione inviata questa mattina al Sindaco di Paola, e contestualmente al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, che nei campioni di acqua di mare prelevati in data 08.08.2017 lungo il litorale di Paola è stato riscontrato un valore di Enterococchi intestinali non conforme ai limiti del D. Lgs. 116/08, nel punto denominato: Via Petrulla pertanto la suddetta area non è idonea alla balneazione”. Anche ai sindaci di Amantea e Nocera Terinese e contestualmente al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria – spiega ancora l’Arpacal – sono stati comunicati che nei campioni di acqua di mare prelevati in data 07.08.2017 è stato riscontrato un valore di Enterococchi intestinali non conforme ai limiti del D. Lgs. 116/08, nel punto denominato: 100 m sx fiume Torbido pertanto la suddetta area non è idonea alla balneazione”.