Nella notte tra sabato e domenica si è passati dall’ora legale a quella solare. Tradotto per chi tutti gli anni fa fatica a ricordare la differenza del cambio orario, le lancette sono state spostate un’ora indietro e nella notte abbiamo guadagnato un’ora di sonno in più. Di conseguenza, se in questo periodo in Italia il sole sorge all’incirca alle 7.40, da domenica l’alba illuminerà la camera da letto già dalle 6.40 circa. Per contro, se guadagneremo un’ora di luce in più al mattino la perderemo la sera, perché farà buio prima, indicativamente intorno alle 17 invece che alle 18. E man mano che avanza l’inverno, le giornate si accorceranno sempre di più. I cellulari di ultima generazione, i cosiddetti smartphone collegati alla rete, faranno questa operazione “da soli”, quindi al risveglio li troveremo già “in pari” con l’ora solare. Per qualcuno questo ‘aiutino’ potrebbe essere fonte di dubbio ulteriore (avrà aggiornato l’ora oppure no?). Ecco allora un consiglio molto pratico: chiunque in casa avrà sul muro un orologio con le classiche lancette; ecco se quello indicherà un orario diverso rispetto al vostro cellulare, vorrà dire che lo smartphone è aggiornato, mentre toccherà a voi spostare le lancette del vostro vecchio orologio.