REGGIO CALABRIA. Il rappresentante dello Stato che “per oltre quattro anni ha realizzato una virtuosa azione istituzionale che con rigore e sguardo profetico ha creduto fino in fondo al vasto patrimonio culturale, sociale e religioso di comunità anche le più piccole per liberarle dall’aria mefitica delle organizzazioni criminali, restituirle alla vera libertà, assicurarle giustizia”. È la definizione del procuratore antimafia Federico Cafiero de Raho che fa, in una lunga lettera aperta, il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari. “Nelle comunità dove maggiormente si avverte il bisogno di essere quotidianamente accompagnati dalle istituzioni – spiega il prefetto, nel ringraziare il magistrato – i suoi rappresentanti ne incarnano lo spirito più profondo e ne riflettono in modo palese la distanza tra i cittadini e lo Stato. Federico Cafiero De Raho dalla guida della procura distrettuale di Reggio Calabria approda a quella nazionale antimafia e antiterrorismo, inorgogliendo la Città metropolitana perché si tratta di un fatto, un evento che non riguarda soltanto il prestigio ed il merito di una persona, unanimemente prescelto dal Consiglio Superiore della Magistratura, quanto la sintesi di un territorio complesso e difficile che ha saputo esprimere una personalità destinata a ricoprire un incarico con respiro nazionale. In Calabria, soprattutto nella pubblica amministrazione, nelle arti e nelle professioni, non mancano altrettante personalità con capacità straordinarie in grado di far condividere in ogni parte del mondo l’idioma calabro. Non vi è dubbio che vasto e ampio risulta l’afflato che circonda il nuovo procuratore nazionale, immerso nel solco di coloro che desiderano la sconfitta della ‘ndrangheta e cercano nel diuturno intelligente lavoro il riscatto dalle sue angherie nel nome dello Stato, guardato e vissuto come l’amico al quale aggrapparsi con fiducia e riconoscenza”.