Le strade dell’Fc Isola Capo Rizzuto e di Mommo Mesiti si sono divise.
La decisione è scaturita nella serata di martedì dopo una lungo colloquio tra la società e lo stesso tecnico, che in piena sintonia e rispetto tra le parti hanno deciso per una separazione consensuale.
La squadra è temporaneamente affidata al vice allenatore Dario Marsala ed all’allenatore dei portieri Vincenzo Palermo.
Al mister e al suo staff la Società esprime il suo più sentito ringraziamento, augurandogli il meglio per la sua vita professionale e privata.
Era stata una scommessa quella di Mommo Mesiti, quando nella scorsa estate aveva risposto presente alla chiamata della neonata Fc Isola Capo Rizzuto, nata dalle ceneri della Polisportiva, dopo il terremoto giudiziario che aveva investito la vecchia dirigenza e lo sfaldamento totale di quella squadra che aveva dettato legge nel campionato di Eccellenza, vincendolo e conquistando la partecipazione per la prima volta alla Serie D, un traguardo sportivo al quale Isola ambiva da decenni. Ma l’entusiasmo si è sciolto immediatamente dopo la promozione, in quanto le vicende societarie hanno subito fatto capire all’ambiente le difficoltà e le paure all’orizzonte. Così è stato. Una nuova Società, una rosa di squadra completamente da rifondare. Solo due i superstiti della cavalcata, ovvero gli esperti Lamberti e Scuteri. Nonostante le difficoltà prevedibili e preventivabili in un campionato tradizionalmente durissimo come la Serie D, Mommo Mesiti, già tecnico dell’Isola qualche anno prima, non si è fatto pregare e non ha avuto dubbi nell’accettare tale difficile sfida. Assieme alla Società, guidata dal presidente Cristodaro, Mesiti si è messo all’opera per individuare calciatori che potessero giocare questa scommessa. Ma a parte qualche elemento esperto come Cassaro, al quale si aggiungerà a stagione in corso Di Cuonzo, l’Isola Cr è una squadra giovanissima, acerba ed inesperta, che sta provando a fare un’impresa. Sempre sconfitta in trasferta, anche per una massiccia dose di jella e per decisioni arbitrali quasi sempre sfavorevoli. Cinque punti racimolati in casa, uno col Palazzolo, tre col Paceco, uno col Portici, in una gara assurda ed allucinante, quest’ultima, con i crotonesi in 9 uomini per tutto il secondo tempo. È stata quella forse la gara della svolta in negativo, che ha affievolito leggermente le speranze di Mesiti, tecnico dal carattere battagliero ed orgoglioso, di risalire la classifica. La sconfitta al 97’ col Troina e le rese interne immeritate con Cittanovese e Gelbison hanno fatto il resto, minando la fiducia anche di un condottiero forte che non molla mai come l’allenatore di Bagnara. Poco è scaturito dal confronto con i vertici societari che lo stesso Mesiti ha invocato domenica nel post gara per capire come affrontare il prosieguo del campionato, di conseguenza le due parti hanno deciso di separarsi consensualmente, ribadendo l’illimitata ed inesauribile stima reciproca sempre dimostrata.
Manuel Soluri