CATANZARO. I giudici del tribunale della libertà di Catanzaro hanno rigettato la richiesta d’arresto nei confronti del senatore del Nuovo Centrodestra Piero Aiello, difeso dall’avvocato Nunzio Raimondi, coinvolto per il reato di voto di scambio nell’inchiesta “Perseo” contro le cosche della ‘ndrangheta di Lamezia Terme. La decisione giunge dopo la pronuncia della Corte di Cassazione del maggio scorso con la quale era stata annullata con rinvio una precedente decisione del tribunale della libertà che aveva confermato il no all’arresto. La seconda decisione del tribunale del riesame pone quindi la parola fine alla vicenda. La Dda di Catanzaro aveva sostenuto che in occasione delle elezioni regionali del 2010 Piero Aiello, candidato per il Pdl, aveva incontrato i boss Giuseppe Giampà e Saverio Cappello per ottenere voti. Il giudice per le indagini preliminari aveva ritenuto che non ci fossero elementi per accogliere la richiesta di arresto avanzata dalla Dda di Catanzaro. Dello stesso parere erano stati i giudici del tribunale della libertà che a loro volta aveva rigettato il ricorso contro la decisione del Gip accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Raimondi.