CATANZARO. “Ci dispiace dover replicare ed infierire sul rettore della UMG, prof. De Sarro, poiché siamo consapevoli che nella vicenda relativa al corso interateneo per Assistenza Sanitaria egli non sia l’unico colpevole ma soltanto l’ultimo, e che tutto rientri in una dinamica più complessa che coinvolge da diversi anni alcuni centri di potere, sia accademici ma soprattutto politici. Ed in modo trasversale”. Lo scrive l’associazione “Petrusinu ogni minestra”. “Dobbiamo far notare – si legge in un comunicato – le reiterate contraddizioni in cui De Sarro cade ogni qualvolta tenti di chiarire qualcosa che in realtà, a tutti, è già chiaro: il disegno di istituire la facoltà di Medicina a Cosenza. È questo il problema fondamentale su cui si glissa, si devia l’attenzione e si finge di non sapere. Nella sua ultima nota stampa De Sarro ci informa che se la Umg non avesse instaurato la collaborazione con la Unical, il corso di Assistenza Sanitaria si sarebbe fatto ugualmente ma attivandolo con la Medicina di Bari. Grave. Gravissimo! Leggiamo una sorta di “ricatto” in tutto questo giacché il rettore ci sta dicendo che tale corso l’ Unical lo avrebbe comunque attivato. Con o senza di noi. Grave. Gravissimo! E sì, perché questo significa – scrive ancora l’associazione – che non si sta tenendo conto della specificità dell’area medica presente a Catanzaro, in barba alle vocazioni universitarie già presenti a Catanzaro, Cosenza e Reggio che – a parole, ma solo a parole – si vorrebbero salvaguardare e valorizzare! Lo stesso De Sarro precisa che queste specificità ‘non potranno essere tolte al capoluogo’. Ma allora, gli chiediamo per l’ennesima volta, perché non ubicare questo corso all’interno del campus biomedico di Catanzaro?”. Poi l’associazione evidenza che De Sarro, “nel tentativo di giustificare un’operazione che -giorno dopo giorno- sta svelando aspetti equivoci, ci informa che il corso sarà tenuto da tre docenti della Umg e da tre docenti dell’ Unical, uno dei quali proprio l’anno scorso si è trasferito ad Arcavacata provenendo dall’insegnamento in area medica di Catanzaro. Crediamo di aver capito che si tratti di un professore di Igiene presso la Facoltà di Medicina della Umg, che ha preferito essere trasferito all’ Unical, presso il Dipartimento di Farmacia. Lo stesso Dipartimento alla cui testa sta il professor Andò, da sempre promotore e sostenitore dell’istituzione di Medicina a Cosenza; lo stesso Dipartimento fresco fresco di un contributo di 8 milioni di euro che i “malpensanti” ritengono saranno utilizzati per la causa medica della Unical. Ma, ovviamente, queste sono solo supposizioni di malpensanti che però inducono un’ulteriore domanda al rettore De Sarro: quindi la Umg sta, in una qualche misura, formando e trasferendo alla Unical docenti di area medica? E perché? Qual è l’obiettivo? Infine – si legge – ribadiamo quanto precisato in premessa, ossia la nostra consapevolezza che il Rettore dell’Università di Catanzaro sia cronologicamente soltanto l’ultimo, e certamente suo malgrado, ad essere entrato in questa dinamica che risale a parecchi anni fa e che tende a frammentare l’offerta didattica in Calabria per soggiacere a centri di potere che a noi non piacciono. Perciò lo invitiamo a rappresentarsi come una figura innovativa, che sappia uscire fuori da questi schemi e per davvero voglia puntare -assieme ai suoi colleghi di Unical e della Mediterranea- alla valorizzazione delle specificità dei singoli Atenei. Un’idea gliela forniamo: fare in modo che il Coruc metta nero su bianco tutto questo, e quindi imponga che nessun’altra Medicina sarà istituita in Calabria. Questo sì -conclude “Petrusinu”- che sarebbe un chiarimento; in linea con il condivisibile invito di De Sarro, che facciamo nostro, di abbandonare il gioco campanilistico che ha fatto tanto male a questa terra”.