Mancano poco meno di tre giorni alla scadenza della presentazione delle liste nei Tribunali e nelle Corti di Appello delle varie circoscrizioni. Le candidature dovranno essere presentate, infatti, fino alle ore 20 di lunedì 29 prossimo. Ore febbrili per i partiti, impegnati a completare il risiko dei nomi da assegnare nei vari collegi e incastrare le varie tessere del puzzle. Non mancano le tensioni interne alle forze politiche, dal Pd – dove la minoranza sta sul piede di guerra- a Forza Italia, mentre Leu -che pure ha avuto le sue fibrillazioni, con rinunce importanti come quella del medico di Lampedusa Bartolo- ha terminato il lavoro. Lo ha annunciato lo stesso leader Pietro Grasso, spiegando che le liste sono composte per metà da parlamentari uscenti e per l’altra metà da new entry. Scoppia in casa M5s il ‘caso’ delle candidature traslocate da un collegio all’altro o sparite del tutto. Confrontando le liste dei candidati usciti vittoriosi delle parlamentarie con quelle diffuse dal blog del Movimento, infatti, alcuni nomi presenti nelle prime non compaiono nelle seconde, e viceversa. O ancora, altri candidati si ritrovano in collocazioni diverse da quelle inizialmente annunciate. Tra le novità delle ultime ore, che aggiornano il quadro delle candidature già delineate, il via libera di Matteo Salvini alla riconferma -data in bilico fino all’ultimo- dello storico leader del Carroccio, Umberto Bossi.