CATANZARO. Parte a Catanzaro “YouPol”, l’applicazione per smartphone e tablet per segnalare alla Polizia di Stato casi di bullismo e spaccio di droga ma anche altri fatti che configurano reati. Lo strumento, che è già operativo nelle città di Roma, Milano e Catania e, in Calabria, al momento solo nel capoluogo, è stato presentato in una conferenza stampa dal vicario del Questore di Catanzaro, Andrea Pietroiusti, dal dirigente del commissariato di Catanzaro Lido, Giacomo Cimarrusti, e dal funzionario delle Volanti, Antonio Trotta.
“L’app “You Pol” – ha esordito Andrea Pietro Iusti – si pone l’obiettivo di permettere a tutti, soprattutto ai giovani ma anche agli adulti, di interagire con la Polizia di Stato nella ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva della vita democratica del Paese”. Sul piano tecnico l’applicazione è “scaricabile” su tutti gli smartphone e tablet accedendo alle piattaforme di “Apple Store”, per i sistemi operativi “Ios”, e di “Play Store”, per i sistemi operativi “Android”: con l’app “YouPol” è possibile inviare immagini o messaggi scritti direttamente alla sala operativa della Questura anche se – è stato spiegato nell’incontro con i giornalisti – il segnalante si trova in un’altra provincia.
“Sarà possibile denunciare – ha aggiunto il vicario del Questore di Catanzaro – fatti di cui si è testimoni diretti o notizie di cui si è appreso in forma mediata, esempio dal web o da un’informazione verbale”. Inoltre, è garantita la “geolocalizzazione” (localizzazione esatta) del dispositivo segnalante e del luogo teatro dell’evento.
“YouPol”, hanno poi spiegato i dirigenti della Questura, “permette l’uso dell’app senza registrazione e quindi l’invio di segnalazioni in forma anonima, ma naturalmente questo non deve ispirare abusi, perchè in quest’ultimo caso è possibile risalire all’identità di chi utilizza l’applicativo in modo sbagliato”. In caso di registrazione, comunque, sarà possibile seguire l’evoluzione dei fatti e ricevere le eventuali comunicazioni dall’operatore di Polizia che ha ricevuto la segnalazione. Nelle prossime settimane la Questura di Catanzaro organizzerà altri incontri, anche nelle scuole, per promuovere l’app “YouPol” e spiegarne le modalità di utilizzo. “Va assolutamente ” – ha concluso Andrea Pietro Iusti – che “YouPol” non è assolutamente un “Grande Fratello”, non è cioè un modo con cui la Polizia vuole entrare nella vita dei giovani me dei cittadini, essendo utilizzabile senza registrazione, ma i giovani e i cittadini devono considerare questa applicazione come un fattore di fiducia verso le forze dell’ordine e come un ulteriore passo per avvicinarsi alle istituzioni”.