Aiutare la nascita di nuove imprese innovative da parte di giovani e donne, soprattutto nelle regioni del Sud, attingendo alle opportunità messe a disposizione dal programma ‘Resto al Sud’: questo il perimetro operativo di una collaborazione strategica sottoscritta da Anci e Invitalia alla presenza del ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. “E’ un protocollo importante perché rafforza le iniziative per il Sud e per i giovani che vogliono fare impresa in quei territori”, ha premesso De Vincenti. L’inizio, ha aggiunto, “è incoraggiante, infatti allo sportello di Invitalia, aperto il 15 gennaio, sono arrivate moltissime domande, 5.600 delle quali sono state già affidate. L’obiettivo nei prossimi 3 anni è contribuire alla nascita di 100mila nuovi imprenditori, il tutto grazie alle politiche sul credito che abbiamo avviato, che prevedono per il finanziamento un 35% a fondo perduto e il restante 65% a tasso zero. Il supporto bancario – ha detto ancora il ministro – lo offre la Banca per il Mezzogiorno ma l’esempio è stato seguito anche dalla Casse Rurali e da grandi istituti nazionali come Unicredit, e naturalmente auspico che possano seguirne altre”. Soddisfatto Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del consiglio nazionale dell’Anci: “cerchiamo di aggredire quanto più possibile un problema del Sud, che è la sua arretratezza. Con il protocollo di oggi cerchiamo di diffondere lo spirito d’impresa e spero che da qui a breve la forbice sul credito che divide ancora Nord e Sud possa ridursi drasticamente”. In 3 anni, ha ricordato Bianco, le risorse disponibili sono pari a 1,25 miliardi; e ciascun progetto individuale approvato potrà contare sul finanziamento di 50mila euro, che diventano 200mila nel caso di più soggetti. “Per la prima volta un progetto finanzia il 100% delle spese per giovani che hanno interesse a inventarsi un lavoro”, ha detto nel suo intervento il presidente di Invitalia Domenico Arcuri. “Cerchiamo partnership con soggetti pubblici, di cui l’Anci è il più importante, per realizzare progetti di impresa capaci di andare avanti con un business plan adeguato, il tutto avendo azzerato ogni forma di mediazione tra gli incentivi pubblici e le proposte imprenditoriali”.