REGGIO CALABRIA. Tempi di attesa per il riconoscimento dell’invalidità civile ridotti drasticamente; maggiori controlli per evitare i falsi invalidi. Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha presentato stamattina all’Università Mediterranea di Reggio Calabria i primi risultati del protocollo d’intesa, siglato nel maggio 2017 e già in attuazione dal primo dicembre 2017, tra Regione Calabria, rappresentata dal commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria, e la sede regionale Idell’istituto di previdenza, al fine di razionalizzare e unificare le funzioni concernenti l’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità e handicap, abbreviando l’iter e affidando gli accertamenti all’Inps, che prima erano idi competenza della Regione. Tutto questo, secondo Boeri, “significa per le famiglie avere tempi molto più rapidi per le procedure della richiesta dell’invalidità civile; è qualcosa che abbiamo già visto nei fatti: i tempi di attesa dalla presentazione della domanda al verbale di accertamento si sono ridotti da 117 a 25 giorni. Permette ai medici di poter svolgere meglio le proprie attività, quindi aumentare anche la qualità degli accertamenti sulla base di parametri uniformi in tutta Italia, e permette di ridurre il contenzioso. L’indice di soccombenza – ha sottolineato Boeri – di chi ricorre contro l’Inps è molto alto e noi chiediamo il rimborso delle spese legali, per cui i cittadini sappiano che spesso ci sono avvocati che li spingono a fare dei ricorsi, ma questa è una strada irta di ostacoli e difficoltà, e anche rischiosa. Chiaramente non ci devono essere delle persone che speculano sulle famiglie la cui domanda viene rigettata sulla base di accertamenti rigorosi come quelli che vengono svolti dall’Inps. Pensiamo che l’esempio della Calabria – ha aggiunto Boeri – faccia da apripista anche a livello nazionale, perchè c’è bisogno di procedere verso l’accentramento degli accertamenti socio-sanitari in quanto garantisce migliore qualità degli accertamenti, dà maggiore certezza alle famiglie, riduce i costi amministrativi e in genere permette un migliore rapporto tra amministrazioni pubbliche e cittadini”.