Dopo un’attesa lunga circa dieci anni, arriva il nuovo contratto dei lavoratori della Sanità, che porterà in busta paga, a partire dal primo marzo, un aumento medio di 85 euro al mese per 550.000 professionisti, dagli infermieri ai tecnici. La pre-intesa per il rinnovo del contratto nazionale della Sanità pubblica per il periodo 2016/2018 è stata siglata nella sede dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran). Ma l’accordo – che ha avuto il via libera dai sindacati confederali – non è stato firmato dai sindacati autonomi degli infermieri Nursing-up e Nursind, che ieri hanno scioperato in tutta Italia. Soddisfatto il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia: si è “concluso -ha commentato- un percorso a cui stiamo lavorando da quattro anni: il rinnovo del contratto, fermo da quasi 10 anni, di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici”. Con il comparto della Sanità, infatti, si completano gli accordi per i rinnovi in tutto il pubblico impiego. Per il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, “si tratta di un passo importante per restituire la dignità a migliaia di professionisti che ogni giorno lavorano nel nostro Servizio sanitario nazionale e garantiscono la salute dei nostri cittadini”. Adesso, assicura il ministro, “andiamo avanti anche per i medici”.