CATANZARO. Uno storico locale distrutto dalle fiamme e al suo interno i corpi di due giovani. Sono questi gli elementi del giallo su cui lavora dalla scorsa notte la Squadra mobile di Catanzaro. Nessuna ipotesi viene al momento esclusa. L’unico punto certo è che per dar fuoco al “Tonnina’s”, storico locale del quartiere Lido di Catanzaro, è stata utilizzata una quantità definita “considerevole” di liquido infiammabile. A trasformare il pub in un inferno di fumo e fiamme potrebbero essere state proprio le due vittime, Giuseppe Paonessa ed Eugenio Sergi, entrambi di Borgia. Il primo era proprietario di un bar nel suo paese, mentre Eugenio era un suo dipendente. Di Paonessa, in passato, si erano occupate le cronache quando aveva sparato contro l’auto del fidanzato della sua ex compagna. Una vicenda risalente al 2009 e che si era conclusa con un patteggiamento. Da allora, però, Paonessa sembrava aver cambiato vita. Si era sposato da poco, era diventato anche papà e aveva preso in gestione un bar nel centro del paese. Niente era mai emerso, fanno sapere fonti investigative, che potesse collegare lui o Sergi alla criminalità organizzata locale. A dare l’allarme, la scorsa notte, è stata una pattuglia della Guardia di finanza che poco dopo la chiusura del locale, intorno all’una, aveva visto del fumo. In pochi minuti l’intera struttura è stata avvolta dalle fiamme. Una famiglia che abita nell’edificio adiacente è stata fatta sgomberare. Quando i soccorritori sono entrati nel pub, dopo avere spento il rogo, hanno trovato i due corpi. Il primo era completamente carbonizzato, investito dalla deflagrazione che aveva fatto seguito all’incendio, mentre la seconda vittima, il cui cadavere era praticamente intatto, si trovava dietro un muretto interno al locale, vicino la cassa, nell’estremo tentativo forse di proteggersi dallo scoppio. I primi rilievi della scientifica hanno confermato la presenza, in quantità considerevole, di liquido infiammabile. Nessun dubbio sull’origine dolosa del rogo, ancora incerto invece il movente. Gli investigatori della Mobile, con il coordinamento del sostituto procuratore Chiara Bonfadini, hanno ascoltato i proprietari del locale e alcuni residenti della zona. Qualche elemento potrebbe giungere dalle riprese delle telecamere della videosorveglianza. Gli inquirenti, inoltre, ipotizzano la presenza in zona di una terza persona, visto che le auto delle due vittime sono state trovate a Borgia. Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, si è detto “fortemente preoccupato” per l’accaduto. “Ogni misura – ha detto Abramo – è stata superata e posso condividere la paura e l’orrore dei miei concittadini. Serve un’azione incisiva da parte del governo nazionale”.
Seguiranno altri aggiornamenti di RTC e Giornale di Calabria.