“Non abbiamo ancora letto le motivazioni della sentenza della Cassazione che ha condannato Peppe Scopelliti e quindi non conosciamo gli elementi giuridici che hanno impedito alla Suprema Corte di ribaltare completamente le decisioni del primo e del secondo grado. Ma rimane il fatto che si condanna un Sindaco, insieme ai revisori dei conti, per un bilancio che era passato al vaglio della Giunta e del Consiglio comunale, nonché degli uffici tecnici ed amministrativi del Comune”. Lo afferma, in una nota, il segretario del Movimento Nazionale, Gianni Alemanno. “Scopelliti – aggiunge Alemanno – ha alterato quei bilanci da solo, con la sola complicità dei revisori e di un unico dirigente morto in circostanze misteriose? Tutto il resto del Comune di Reggio Calabria non ha visto e non ha saputo nulla? Si può scaricare sulle spalle di un solo decisore politico scelte ed elaborazioni tecniche di carattere fortemente specialistico? Tutte queste domande rimangono senza risposta per una vicenda su cui bisognerà scavare ancora molto per conoscere la realtà”. “Per questo – conclude Alemanno – esprimo la mia solidarietà umana e politica nei confronti di Peppe Scopelliti nella speranza che un giorno la verità venga ristabilita”.