In una panoramica sull’attività svolta dagli enti pubblici locali, ci siamo occupati di una delle tante iniziative della Camera di Commercio. A cosa ci riferiamo? A quello che mutando uno slogan potremmo definire: il futuro già presente. Parola delle figure apicali di Consorzio Dream che nella CamCom del capoluogo, a cui si deve il merito di promuovere e patrocinare insieme a Promocatanzaro e Punto Impresa Digitale vari momenti di approfondimento, hanno sviscerato il complesso ma affascinante tema dell’Industria 4.0. Una dimensione, è proprio il caso di dire, in cui gli imprenditori presenti sono stati proiettati dal presidente del Consorzio Dream e direttore di Innovazione tecnologica Srl Luciano Ricci e dal consigliere della sua società e amministratore delegato di The Brainwork Srl Fortunato Lodari. Accanto ai due relatori il vertice dell’ente camerale provinciale e non solo, a cominciare dal presidente Daniele Rossi affiancato dal segretario generale Maurizio Ferrara e – nella circostanza – dall’assessore comunale alle Attività economiche Alessio Sculco. Prima di entrare nel merito dell’oggetto della tavola rotonda è stato messo in rilievo come il piano nazionale Industria 4.0 rappresenti una grande occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale. Successivamente, però, l’accento è stato posto sull’impiego delle nuove tecnologie, destinato a cambiare l’organizzazione produttiva e di mercato delle imprese e il modo stesso di lavorare. Non solo perché così si è al passo con i tempi, ma anche per i vantaggi fiscali che derivano a un qualunque professionista preparato e con le giuste conoscenze. Il riferimento è al super e iper ammortamento oltre alle già citate somme ricavabili dai fondi ad hoc. Eppure ancora molti non se ne curano malgrado il periodo tutt’altro che florido. Bisogna viceversa stare al centro della Digital Factory, occupandosi magari pure dell’Additive manufactoring e dei metodi di produzione, ormai pervasivi, che aumentano l’efficienza dell’uso di taluni materiali. Si creano in tal modo oggetti a costi relativamente contenuti. Singoli prodotti stampati in 3D che non soggiacciono più alle vecchie regole dell’economia di scala. Un vero e proprio stravolgimento delle vecchie concezioni che possono aprire strade finora per nulla battute. Sentieri che possono aiutare a fronteggiare la negativa congiuntura finanziaria in atto.
M.P.