“Io dialogo con tutti, ma l’unico punto fermo è che con il Pd non si può fare nulla. A Calenda dico, mamma mia! Un governo con chi ha approvato la Fornero o vuole gli im-migrati che cosa potrebbe fare?”. Così il leader della Lega, Matteo Salvi-ni, boccia l’apertura del ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calen-da a favore di un coinvolgimento del Pd nella formazione del futuro go-verno. Calenda, ha parato di un “governo di transizione” sostenuto da tut-ti con la costituzione di u-na bicamerale per la leg-ge elettorale e l’assettoistituzionale del Paese e il ta-glio dei costi della politica. “Ogni voto conta – ha det-to ancora Salvini parlando delle regionali – e noi pensiamo che da queste regionali possa venire un segnale nazionale di chiarezza e di cambiamento”. “Quello che Di Maio giudica un danno, il centrodestra unito – ha sottolineato il leader del Carroc-cio – è quello che gli elettori hanno premiato col voto il 4 marzo: chiedo al MoVimento 5 stelle di avere rispetto per gli elettori”. “Come io dico che non esistono partiti pericolosi o elettori pericolosi chiedo che tutti gli altri facciano lo stesso”. “Con chi? I numeri del voto so-no chiari e l’unico governo possibile e con un’ampia maggioranza è con il centrodestra ed i cinque stelle – ha detto in seguito Salvini – se Di Maio e Berlusconi continuano a dire io sì, tu no non ne u-sciamo. Io sono pronto a governare già da domani”. A chi gli chiede se con Di Maio il discorso sia chiuso, Salvini risponde: “Non c’è niente di chiuso se ciascuno usa un po’ di responsabilità ed evita protagonismi e veti, io sono pronto a partire”. “Sia chiaro a tutti, anche alle orecchie di chi non vuole intendere, che se vinciamo in Friuli e in Molise nel giro di 15 giorni si fa il governo”, ha af-fermato ancora Salvini”.