CATANZARO. “Sollecitiamo l’integrazione tra le aziende ospedaliere di Catanzaro ma vogliamo chiarezza sui passaggi del percorso e vogliamo essere coinvolti nel confronto”. Lo ha affermato il segretario provinciale della Cgil di Catanzaro, Raffaele Mammoliti, nel corso della conferenza stampa convocata dal sindacato per fare il punto sul processo di creazione dell’azienda ospedaliera unica del capoluogo attraverso la fusione tra l’azienda ospedaliera universitaria ‘Mater Domini’ e l’azienda ospedaliera ‘Pugliese Ciacciò. “Se proseguono gli incontri tra Regione, Commissario e Università senza il coinvolgimento delle forze sociali – ha aggiunto Mammoliti – non staremo a guardare e metteremo in campo le iniziative del caso. Dopo due anni e mezzo vorremmo capire quali sono le reali intenzioni della politica e soprattutto dell’Università, visto che proprio due anni fa l’Università chiese la sospensione del processo di integrazione e adesso rischia l’accreditamento di corsi di specializzazione proprio per l’assenza dell’integrazione”. Il segretario provinciale della Cgil di Catanzaro ha ribadito “la posizione favorevole del nostro sindacato all’integrazione tra le aziende ‘Mater Domini’ e quella ‘Pugliese Ciaccio’, un’integrazione che, a nostro avviso produrrà economie di sala, modelli organizzativi più funzionali, un miglioramento della qualità dei servizi e quindi della risposta del diritto di salute non solo dei catanzaresi ma di tutti i calabresi. Ma adesso – ha spiegato ancora Mammoliti – il tempo è finito, bisogna procedere all’integrazione: saremo attenti, se ci saranno ulteriori rallentamenti assumeremo le necessarie determinazioni”. All’incontro con i giornalisti ha partecipato anche il segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica, Bruno Talarico, secondo il quale “è necessario che i sindacati vengano invitati a partecipare agli incontri, anche perché ci sono molti aspetti da chiarire: è evidente, infatti, che l’integrazione pone anche dei problemi di organizzazione del lavoro e di compatibilità dei bilanci tra le due aziende. Ci sono tutte le condizioni per un’integrazione non più rinviabile, ma – ha rilevato Talarico – ci aspettiamo anche una presa di posizione seria e definitiva dell’intera politica calabrese”. Infine, è intervenuto anche Ivan Potente, coordinatore provinciale della Cgil Medici: “Il progetto di integrazione, che per noi resta una scelta assolutamente positiva, deve rispettare le normative. Le due aziende sono nate attraverso una legislazione nazionale, pertanto bisognerà coinvolgere il livello nazionale per creare l’azienda unica ‘Dulbecco’, altrimenti – ha concluso Potente – c’è il rischio di un’impugnazione dell’intero percorso da parte del governo nazionale. Inoltre, è necessario fare chiarezza sul perché il Policlinico universitario sia ancora così sottodimensionato, con molte strumentazioni all’avanguardia che però non sono utilizzate per l’assistenza.”