COSENZA. “Mio fratello Roberto a suo tempo fece un’interrogazione parlamentare che riportava sostanzialmente quello che riprende Morra oggi. Era riferita alle operazioni precedenti già espletate, che erano state anche oggetto di intercettazioni telefoniche con rifermento a soggetti in odore di mafia”. E’ quanto afferma il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in relazione ad una nota del senatore del M5s Nicola Morra “riguardo – è detto in un comunicato di Occhiuto – all’ipotetico pericolo di infiltrazioni mafiose nella realizzazione della Metropolitana leggera di superficie Cosenza-Rende”. “Poi la Regione – prosegue il sindaco di Cosenza – continuò le procedure aggiudicando la gara d’appalto per i lavori, durante la mia assenza al Comune (commissariato nel febbraio 2016 a causa della sfiducia sottoscritta da 17 consiglieri). Dopodiché ci fu un’interlocuzione tra Regione e Comune riguardo alla nostra richiesta di modifica (poi accolta) di alcune opere originariamente previste che rendono adesso sostenibile l’infrastruttura soprattutto sul piano ambientale e paesaggistico. Le procedure fanno tutte capo alla Regione Calabria ma noi abbiamo proposto un protocollo di legalità per limitare la possibilità di infiltrazioni mafiose (cosa molto difficile in verità con gli strumenti che la legge mette a disposizione degli Enti. Esiste solo il certificato antimafia rilasciato dal Prefetto)”. “Non capisco quindi – sostiene ancora Occhiuto – a cosa possa fare riferimento Nicola Morra. È un appalto regionale, non dei Comuni di Cosenza e Rende. Anzi, se il senatore ha elementi per supporre che ci possano essere infiltrazioni, le denunci chiaramente come fece mio fratello in passato riferendosi ad un caso specifico”.