CATANZARO. “Per il Sud abbiamo fatto un atto di coraggio, di responsabilità e soprattutto di verità, perché il Sud non ha bisogno di provvedimenti che lo etichettano e che però poi non producono niente, com’è avvenuto fino a oggi”. Lo dice il deputato calabrese della Lega, Domenico Furgiuele, commentando l’attuale fase politica a livello nazionale e regionale. Furgiuele si sofferma in primo luogo sull’accusa, lanciata alla Lega e al M5S, di aver dimenticato il Sud nel “contratto” di governo: “Siamo partiti da un’altra prospettiva. I governi degli ultimi 50 anni – rileva il parlamentare della Lega – si sono sempre caratterizzati per programmi per il Sud fatti di etichette ma che non hanno mai prodotto risultati concreti e non hanno mai ridotto il gap storico del Mezzogiorno e della Calabria con il Nord, noi invece siamo partiti dalla consapevolezza che la crisi non è una crisi regionale ma pervade Lamezia Terme come Bolzano, cioè è una crisi omogenea. E a questa crisi omogenea abbiamo pensato di dover dare una risposta omogenea, con provvedimenti contributivi e fiscali o sanitari o sociali che vanno in questa direzione. Quindi – aggiunge Furgiuele – per il Sud abbiamo fatto un atto di coraggio, di responsabilità e soprattutto di verità, perché il Sud non ha bisogno di provvedimenti che lo etichettano e che però poi non producono niente, com’è avvenuto fino a oggi”. Con riferimento alle critiche nei confronti di un governo Lega-M5S, Furgiuele osserva: “Bisogna vedere il peso di chi è scettico rispetto al peso di chi invece approva questo governo. C’è il 52% degli italiani che – sostiene il deputato leghista – si sono espressi e in democrazia conta l’opinione dei cittadini, sono i cittadini a decidere da chi essere governati. Lega e M5S hanno tante affinità e anche punti ideali comuni. L’accordo è stato fatto anche sulla scorta di un’ulteriore richiesta di opinione agli elettori, a tutti i cittadini, non solo a chi ha votato Lega o 5 Stelle. E tanta gente si è espressa, manifestando anche entusiasmo per questo approccio. In Calabria – prosegue Furgiele – ci aspettavamo una buona partecipazione, ma siamo stati piacevolmente colpiti proprio da quest’entusiasmo, che ha rappresentato una festa della democrazia. Ci sono due modi di interpretare il governo: i governi degli ultimi anni, non eletti da nessuno e guidati da presidenti non eletti da nessuno, e oggi un governo di due forze che hanno il 52% di maggioranza nel Parlamento e sono ulteriormente riconosciute da consultazioni popolari – on line per i 5 Stelle, nei gazebo per noi – e che rivendicano la possibilità di esprimere un programma di governo votato dagli italiani. E non è affatto vero – conclude Furgiuele – che nei gazebo della Lega siano stati distribuiti solo i punti del programma graditi dal nostro movimento”.