La discussione delle interrogazioni a risposta immediata ha caratterizzato lunedì la prima parte dei lavori del Consiglio regionale, dal quale ha chiesto congedo il governatore, Mario Oliverio, per inderogabili impegni istituzionali sorti in concomitanza con la seduta consiliare. Tra le interrogazioni all’ordine del giorno, spicca quella del consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, in tema di sanità. “A novembre scorso – ha ricordato Guccione – il presidente della Regione, Mario Oliverio, aveva minacciato di incatenarsi davanti palazzo Chigi se fosse proseguito il commissariamento della sanità calabrese. È cambiato il governo ma non è avvenuto nulla, né il presidente Oliverio ha fatto qualcosa per superare il conflitto con il commissario alla sanità calabrese. Ritengo – ha proseguito il consigliere del Pd – che Consiglio regionale deve prendere in mano questa vicenda e riappropriarsi delle sue competenze, chiedendo a Scura e Oliverio di attivarsi per agevolare una seduta ad hoc sulla sanità. È nato un nuovo governo che non ha il mio colore politico ma che deve farsi carico della situazione della sanità calabrese”. Per la Giunta è intervenuto l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Musmanno, secondo il quale “l’interrogazione sulla sanità pone problemi seri che richiedono la presenza del presidente della Giunta e di altri assessori dotati delle opportune competenze, per questo ne chiedo il rinvio ad altra seduta”. Il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, ha quindi proposto il rinvio delle interrogazioni per l’assenza dei titolati a rispondere.