“Ormai siamo arrivati al limite della sopportazione, non se ne può più, abbiamo un diritto costituzionale negato: il diritto alla salute”. Lo ha detto Umberto Calabrone, segretario CGIL Cosenza. Martedì mattina un lungo corteo di manifestanti sta attraversando la città. “Siamo qui – spiega – perché non riteniamo più opportuno che in Calabria si continui con un commissariamento che non ha prodotto gli effetti sperati – dice Calabrone – e crediamo che si debba tornare al più presto alla normalità, alla gestione ordinaria della gestione della sanità, che miri alla tutela della salute dei cittadini e non solo al risparmio. I cittadini stanno pagando duramente sia a livello economico che dal punto di vista dell’efficienza dei servizi – ha detto Calabrone – e molti sono costretti ad andare fuori non solo per visite specialistiche, ma anche per visite ordinarie, è venuta meno la fiducia nel sistema sanitario calabrese e cosentino in particolare, per questo riteniamo che si debba cambiare passo immediatamente, sia per quanto riguarda la politica che per quanto riguarda le istituzioni, ad iniziare dall’ASP”.