“Bisogna restituire la sanità calabrese alla gestione ordinaria, ma questo non vuol dire tornare alle vecchie logiche dell’occupazione della sanità da parte della politica”. Lo dice il segretario generale della Cisl Calabria, Paolo Tramonti, intervenendo nel dibattito aperto dalle dichiarazioni del commissario ad acta della sanità calabrese, Massimo Scura, secondo il quale “il commissariamento deve proseguire”. “Il settore – prosegue Tramonti – dev’essere affidato a persone davvero competenti e davvero in grado di rilanciarlo. Oggi in Calabria si vive una situazione paradossale: siamo tra le regioni più povere d’Italia ma al tempo stesso una tra le più tassate a causa delle aliquote massime che scattano automaticamente in virtù del commissariamento, e tuttavia, nonostante questi sacrifici imposti ai cittadini, contestualmente – sostiene il segretario della Cisl Calabria – c’è un servizio sanitario inadeguato e inefficiente, come dimostra il dato dei 300 milioni all’anno che la Calabria spende per l’emigrazione sanitaria. Quindi, è urgente una riorganizzazione che punti non solo al risanamento dei conti, che pure è necessario, ma che rilanci davvero il sistema su aspetti come le liste d’attesa, l’emergenza-urgenza, la medicina territoriale, l’equilibrio tra pubblico e privato, la costruzione dei nuovi ospedali. È necessario – rileva Tramonti – che si ripristini una gestione ordinaria della sanità calabrese, che ridia il diritto di salute dei calabresi, fermo restando che non si deve assolutamente ritornare all’utilizzo della sanità da parte della politica a fini clientelari o elettorali”. Il segretario della Cisl Calabria inoltre osserva: “Quanto alla polemica tra commissario e presidente della Regione, a noi non riguarda perché riteniamo che le responsabilità sono comuni. Da una parte i conti non sono in ordine, dall’altra però dobbiamo registrare che queste situazione debitorie nascono all’interno delle aziende sanitarie e ospedaliere che sono governate dalla politica. E ribadiamo: ormai – afferma Tramonti – non è più rinviabile l’attivazione di un tavolo di confronto con il governatore Mario Oliverio, il commissario, Massimo Scura, il Dipartimento Salute della Regione e le parti sociali che abbia il compito di affrontare in maniera organica e sistematica tutti i problemi del sistema sanitario calabrese in un progetto di riorganizzazione serio e compiuto”.