E’ Reggio Calabria il capoluogo che tartassa di più le piccole imprese con un tasso totale salito al 73,4% (+0,2% rispetto all’anno scorso). È quanto emerge dal Rapporto dell’Osservatorio Cna sul fisco. Fra Irap, Irpef con addizionali regionale e comunale, Imu, Tasi, Tari e contributi previdenziali versati alla cassa artigiani, al titolare di una piccola impresa con sede a Reggio di Calabria resterà solo il 26,6% del reddito prodotto. Le altre città che tartassano di più le pmi sono Bologna (72,2%), seguita da Roma e Firenze (69,5%), Catania (69%), Bari (68,5%), Napoli (68,2%), Cremona e Salerno (67,3%), Foggia (66,8%). Agli antipodi di Reggio Calabria si piazza Gorizia, dove il Ttr incide soltanto per il 53,8%.