CATANZARO. “Sull’Autorità idrica della Calabria il governatore Oliverio ha proprio perso la bussola. L’incontro per l’Aic convocato per il prossimo 30 luglio da Oliverio, coinvolgendo le tre sigle sindacali e Unindustria ma senza convocare i sindaci che fanno parte dell’assemblea dell’Autorità idrica, è un fatto di una gravità assoluta e ripropone con forza il problema di fondo sul quale si dibatte da mesi: dare alla gestione dell’acqua e dell’Autorità idrica una governance chiara e condivisa che faccia riferimento, in prima battuta, proprio agli enti locali”. Lo sostiene il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, in una dichiarazione fatta nella qualità di presidente pro-tempore dell’assemblea dei sindaci dell’Autorità idrica della Calabria. “La legge che ha costituito l’Autorità idrica – aggiunge Abramo – è riferita solo ed esclusivamente ai sindaci e, di conseguenza, ai Comuni: è un aspetto essenziale, questo, che il governatore dovrebbe conoscere alla perfezione prima di incontrare le parti sociali. È spiacevole dover constatare ancora una volta la totale assenza di ascolto e confronto che il governatore ha dimostrato riguardo ai sindaci. Non è, questa, la prima occasione che Oliverio fa orecchie da mercante alle richieste di incontro sollecitate dall’assemblea, ma è francamente sorprendente la tenacia che ha nel chiudere le porte ai Comuni, che sono e restano gli enti che più di ogni altro hanno pagato e pagano le annose problematiche che riguardano l’acqua calabrese. Non riesco a comprendere il perché di questa decisione ancora più arbitraria se si pensa che, oltre alle tre più grosse sigle sindacali e ad Unindustria, il governatore abbia invitato al tavolo il direttore generale pro-tempore dell’Autorità idrica, Mimmo Pallaria. Se non intende coinvolgere i Comuni, Oliverio troverà una chiusura altrettanto netta da parte dei sindaci che, lo ricordo, hanno già bloccato l’approvazione dello Statuto dell’Aic.”