CATANZARO. “Disimpegno dei finanziamenti per mancanza degli obiettivi e ritardi nella rendicontazione della spesa sono il capestro da cui la Regione deve svincolarsi per evitare il tracollo del programma operativo regionale 2014/2020 del Fondo sociale europeo”. Così in una nota il consigliere regionale calabrese di Fratelli d’Italia Alessandro Nicolò. “I dati resi noti da una inchiesta del quotidiano ‘Il Sole-24 Orè – spiega – non lasciano dubbi sull’effettivo pericolo della restituzione dei fondi all’Europa destinati alle politiche sociali, peraltro un dato comune a quasi tutte le regioni del Mezzogiorno, tant’è che il ministro Barbara Lezzi avrebbe già predisposto una richiesta di proroga alla Commissione Ue proprio per dare tempo ai ritardatari di chiudere i progetti e la contabilizzazione delle spese finora effettuate”. “Come dato generale – prosegue Alessandro Nicolò – l’Italia rischia di restituire a Bruxelles il 47% dei rimborsi, pari a 2,5 miliardi di euro, entro la fine di questo anno, confermando una nostra insufficienza di fondo rispetto alle opportunità comunitarie per lo sviluppo. In questo contesto, la Calabria è chiamata a salvaguardare 339 milioni di euro previsti dal Por -Fse, una cifra cospicua che renderebbe certamente meno problematica l’operatività degli enti locali e del privato sociale convenzionato che hanno spesso denunciato in questi mesi i ritardi nei pagamenti delle rette a sostegno delle attività in favore di nostri concittadini a forte disagio sociale”.
Il presidente Oliverio e la sua maggioranza, per Nicolò, “non possono dunque frapporre indugi a fronte di quanto emerge dalle segnalazioni e dai richiami dell’Ue, e programmare con urgenza alla ormai prossima ripresa dei lavori istituzionali, di dedicare una seduta del Consiglio regionale per informare l’Assemblea sullo stato delle cose rispetto al Por-Fse, sulle criticità dei ritardi, di impegno di spesa e di liquidazione dei progetti approvati, modo per cui si riesca a definire una piattaforma di lavoro utile al confronto con il Governo nazionale per recuperare quanto più possibile risorse che, altrimenti, rischiano di essere revocate e magari riassegnate a Paesi che dimostrano maggiore capacità di relazioni con l’Europa”. “Più volte nel corso di questa legislatura regionale – conclude Nicolò – l’opposizione di centrodestra ha rivolto interrogazioni e predisposto ordini del giorno sul tema dei fondi comunitari al presidente, non per fare ‘muro contro murò come talvolta dal centrosinistra ci è stato obiettato, ma per la manifesta consapevolezza che una parte consistente di nostri concittadini, a cagione delle difficoltà economiche, viene assistita e sorretta nella vita quotidiana da una vasta rete di associazioni verso le quali non solo bisogna essere riconoscenti per il loro operato, ma anche perchè continuano a esercitare la loro funzione anche in presenza di notevoli e ormai strutturali ritardi nella corresponsione del pagamento delle convenzioni, e non sempre per colpa della Ue! Ecco perchè è auspicabile pertanto una seduta ad hoc del Consiglio regionale in cui si affronti con chiarezza ogni aspetto legato al Por-Fse, evitando così di rimanere a mani vuote e negare ai calabresi più bisognosi assistenza e speranza”.